Rassegna stampa
Nainggolan, Pellegrini e Olsen: Sardegna in giallorosso

NOTIZIE CAGLIARI-ROMA – Amore, rammarico e perplessità. Tre sentimenti molto diversi tra di loro, ma stavolta racchiusi tutti insieme, nella stessa anima.
Quella che lega la Roma al Cagliari e viceversa, con tre rossoblù che nella Capitale – chi per un motivo e chi per un altro – hanno lasciato un segno indelebile. Sentimenti forti, come quelli che legano ancora i tre rossoblù Luca Pellegrini, Radja Nainggolan e Robin Olsen alla Roma.
Quello tra Nainggolan e Roma è un rapporto senza fine. È stato troppo forte, troppo intenso per esaurirsi. Tanto che all’andata Radja venne omaggiato anche di una standing ovation, un riconoscimento per quanto fatto nei suoi 4 anni e mezzo in giallorosso.
Nainggolan è entrato nel cuore della gente per il suo modo di giocare, per il suo dare sempre tutto e anche per la sua avversione alla Juve. Lui che parla un po’ con accento sardo e un po’ con quello romano, oggi è il condottiero che di un Cagliari che cerca di uscire da un periodo di 10 gare senza successi. Maran lo ritrova dopo la sfida al Napoli saltata per squalifica, lui che da ex ha già fatto male all’Inter in questa stagione. La Roma è avvisata. Ma dovesse succedere, Radja la vivrebbe in modo completamente diverso.
In molti, invece, a Roma continuano a chiedersi se non sarebbe stato meglio crescerlo in casa Luca Pellegrini, lui che a Trigoria ci è di fatto nato. In estate, invece, è andato alla Juve nell’ambito dello scambio con Spinazzola, ma che per farsi uomo ha scelto la Sardegna già dalla scorsa stagione.
Giovane, bello e sfrontato, quello visto finora in rossoblù è un Pellegrini dai due volti. Costantemente alla ricerca del dribbling e del cross palla al piede, ma ancora acerbo in fase difensiva. Quando sta bene però Maran non può fare a meno di lui. E le 19 presenze in questa Serie A lo dimostrano.
E poi c’è Robin Olsen, uno che a Roma ha pagato l’eredità di un mostro sacro come Alisson, finendo addirittura in panchina con l’arrivo di Ranieri («È un solitario, parla poco con tutti», disse l’ex tecnico ). Silenzioso Olsen lo è rimasto anche a Cagliari, dove però nel girone d’andata ha conquistato tutti. A gennaio il rientro di Cragno lo ha riportato in panchina, per una storia d’amore che anche qui sembra senza lieto fine. A giugno tornerà a Roma. Ma non per restarci.
(Gazzetta dello Sport)
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