Editoriale
Roma, allarme difesa e mercato fermo: a sei giorni dal Bologna cresce la preoccupazione

AS ROMA NEWS BOLOGNA GASPERINI – A meno di una settimana dall’esordio in Serie A contro il Bologna, in casa Roma si respira un clima tutt’altro che sereno. Il pareggio nell’ultima amichevole contro il Neom può anche essere derubricato come un semplice test estivo, ma la prestazione difensiva offerta dai giallorossi ha lasciato più di un campanello d’allarme acceso.
Troppi spazi concessi, troppi duelli persi nell’uno contro uno, troppa fragilità in un reparto che dovrebbe essere il pilastro di una squadra ambiziosa. Questa, oggi, non è la Roma che può affrontare un avversario organizzato e pragmatico come il Bologna. E soprattutto non è ancora la Roma che Gian Piero Gasperini immagina.
Lo stesso tecnico lo ha ammesso senza giri di parole, con un’amarezza che non lascia spazio a interpretazioni: “Siamo fermi sul mercato da 20 giorni e spero che succeda qualcosa di positivo.” Una frase che pesa come un macigno, perché certifica la difficoltà del club a rinforzare una rosa che, senza i giocatori giusti, difficilmente riuscirà ad assumere le sembianze richieste dal nuovo allenatore.
Il tempo stringe, e le mosse di mercato diventano decisive. Servono rinforzi immediati: Bailey e Sancho sono i nomi che circolano da settimane e ora non ci sono più margini per ulteriori rinvii. Al tempo stesso, la Roma non può permettersi cessioni dolorose: né Ndicka né Koné possono essere sacrificati, perché rappresentano due pilastri imprescindibili su cui costruire la squadra del futuro.
La stagione è alle porte, e non aspetta nessuno. Serve un’inversione di rotta immediata, servono decisioni rapide e coraggiose. Altrimenti il rischio è che le ambizioni giallorosse si scontrino presto con la dura realtà.
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