Tutti pazzi per Smalling: scatta l’operazione conferma

NOTIZIE AS ROMA SMALLING – Per far capire quanto in Inghilterra siano rimasti favorevolmente colpiti, per non dire spiazzati, dalla stagione di Chris Smalling con la Roma, basti pensare che da qualche mese è stato ribattezzato dai tabloid “Smaldini”.

Il difensore di proprietà dello United piace a mezza Premier, con in testa il Tottenham di Mourinho e l’Everton di Ancelotti e l’ultima prestazione non felicissima a Cagliari non ha certo modificato questo giudizio. Non a caso i suoi agenti, che la scorsa settimana erano prima all’Olimpico e poi a Trigoria, hanno ricevuto telefonate, richieste e sondaggi. Smalling ascolta, valuta e aspetta. Con tre certezze.

La prima: molto, moltissimo, dipenderà non solo da Smalling, ma da come terminerà la stagione della Roma. Se la squadra si qualificasse per la Champions (4° posto o vittoria Europa League) il difensore inglese avrebbe molte possibilità di restare e il club di avvicinarsi ai 20 milioni richiesti dal Manchester. Se, viceversa, la Roma dovesse restare fuori dall’Europa principale per il secondo anno di fila, allora tutto diventerebbe più complicato. Per questo le parti hanno deciso di temporeggiare.

La seconda: in Inghilterra Smalling era e resta legatissimo allo United e prima di accettare un altro club ci penserebbe molto, ma molto bene. La terza: alla Roma deve la sua rinascita – che potrebbe culminare con la convocazione per l’Europeo -, e a Roma ha instaurato un rapporto ottimo con tutti, tanto da diventare un leader dello spogliatoio.

Ecco perché i suoi agenti hanno garantito a Petrachi di non avere ancora accordi con nessuno e, al tempo stesso, hanno promesso che aspetteranno ulteriori incontri prima di prendere una decisione definitiva. Anche perché, tecnicamente, non esiste la possibilità che Smalling venga riscattato in anticipo, visto che non c’è opzione (in quanto il prestito è libero) e il mercato apre in estate. Fonseca, quindi, e tutti i tifosi, che vorrebbero Smalling leader della difesa ancora a lungo, dovranno aspettare.

Con la speranza che Chris non si faccia lusingare troppo dalle tante offerte. La famiglia in Italia si trova benissimo e non fa pressioni per tornare in patria ma, se la Roma non dovesse tenerlo e il Manchester volesse monetizzare dopo una stagione più che positiva in A, guardare altre soluzioni sarebbe inevitabile. E Ancelotti e Mourinho non sono due allenatori a cui è facile dire di no.

(Gazzetta dello Sport)

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