Stadio della Roma

Nel lungo e tortuoso percorso verso lo stadio della Roma, la tappa intermedia di domani potrebbe dire molto sul futuro del progetto dell’impianto a Tor di Valle. Dopo il parere del IX Municipio (prima quello della commissione urbanistica, poi quello dell’assemblea) che si è espresso favorevolmente sull’annullamento in autotutela dell’interesse pubblico sull’opera, ora tocca alla Commissione sport del Campidoglio.

Appuntamento alle 11 per una discussione e un voto che, seppur anch’esso non vincolante da un punto di vista tecnico, metterà alla prova la maggioranza M5S che in Aula Giulio Cesare sarà chiamata tra qualche settimana a decidere se proseguire o stoppare tutto. Dall’esito della commissione di domani si capirà se i 5 Stelle potranno contare su tutti i consiglieri o dovranno, pallottoliere alla mano, affrontare qualche defezione. Complessivamente, nonostante la compattezza sbandierata da più parti in Comune, dubbiosi e contrari tra le fila della maggioranza sarebbero 7 o 8.

A fronte dei tormenti interni alla maggioranza, però, la linea dei fedelissimi di Virginia Raggi sarebbe quella di andare avanti ugualmente anche in presenza di dissidenti che potrebbero venire più o meno allo scoperto. Per questo si sta studiando, regolamento alla mano, la possibilità di giocare sul numero dei presenti quando arriveranno in Aula non solo la delibera Grancio-Fassina ma, soprattutto, la variante urbanistica, l’atto decisivo per consentire poi l’avvio dei lavori sull’area di Tor di Valle. Su tutto, aleggia lo spettro di possibili penali da parte della As Roma alle quali i consiglieri potrebbero essere sottoposti se decideranno per una retromarcia. Uno spauracchio sul quale i legali, anche quelli del Comune, non sembrano avere una linea univoca.

(La Repubblica – L. D’Albergo)



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