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Bologna, Italiano: “Sapevamo che c’era da soffrire. È solo la prima di campionato, ci rifaremo”

AS ROMA NEWS BOLOGNA ITALIANO – Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della sconfitta contro la Roma in campionato. Queste le sue parole:
ITALIANO A SKY SPORT
Quella gaffe di Lucumi vi ha condizionato.
“I primi 25 minuti bene loro, non riuscivamo a trovare linee di passaggio, venivano a pressarci bene. Poi siamo venuti fuori anche noi, sapevamo che c’era da soffrire. Nell’ultima amichevole non avevamo fatto benissimo. Oggi sulla tenuta sono contento, dobbiamo crescere di più con la palla, come qualità. Siamo entrati dentro il campo e cercato di creare qualche occasione. È la prima di campionato, qualcosina l’abbiamo recuperato a livello, ci rifaremo”.
Il mercato può condizionare i giocatori?
“Non so chi vuole il mercato aperto, è follia pura, non può essere. C’è gente che la mattina sta al telefono con i procuratori, gente che vuole andare via, non esiste. Il mercato va chiuso prima, ci sono mesi per prearare le squadre”.
Come sta Immobile?
“Ha un entusiasmo incredibile. L’ho visto un po’ strano, ritornare nello stadio che ha fatto la storia. Era un po teso, gli ho fatto una battuta dicendogli che se lo toglievo nei primi 5 minuti non si faceva male. Non è una cosa gravissima, secondo me si è stirato al retto femorale. Recupererà, ha spunto e ha fatto un ritiro strepitoso, ha numeri grandiosi. Non so dove è venuto fuori il problema, recupereremo anche lui”.
Siete andati in difficoltà a centrocampo…
“La prima mezz’ora è stata così, loro erano uomo su uomo, il portiere era costretto a calciare. Poi loro ti attaccavano fronte porta e hanno avuto la meglio. Nei contrasti non eravamo perfetti, ma pensavo peggio. Alla fine siamo venuti fuori, si sta contro una squadra che inizia il suo cammino davanti a 70mila persone. C’è tempo per migliorare, avevamo fuori tanta gente che può alzare la qualità. Se riusciamo a fare le cose come lo scorso anno possiamo fare male a chiunque”
Coinvolgi i tuoi colleghi per il mercato.
“Sono in tanti che la pensano così, è improponibile una cosa del genere. Una roba che non esiste, ci sono mesi per mettere a posto tutti. Quando ti giochi i punti una partita è questione di vita o di morte e c’è gente che non ha la testa. Non è giusto per gli allenatori, quando perdi l’aria è pesante. Io sono il primo a combattere questa situazione”.
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