(Il Tempo – A. Austini) La campanella è suonata ma bisogna restare in classe. C’è un clima da vacanza nella Roma, svanito il sogno di giocare la finale di Champions le poche energie residue sono bastate a restare nella coppa che conta l’anno prossimo, ma serve un ultimo sforzo per l’orgoglio e il bilancio: chiudere al terzo posto il campionato sposta 4-5 milioni di euro di incassi dall’Uefa e serve ripartire nel futuro con l’idea di scalare posizioni nel podio italiano. Per raggiungere l’obiettivo ai giallorossi basta non perdere stasera a Reggio Emilia con il Sassuolo, lì dove nei 4 precedenti hanno sempre vinto contro la squadra che ha permesso il grande salto a Di Francesco.

Ma quanto hanno ancora da dare i giallorossi? Qualcuno già pensa al Mondiale, vedi Alisson rimasto a casa per un fastidio al flessore, o Nainggolan squalificato e in attesa domani del verdetto del ct del Belgio Martinez. Fazio è partito ma andrà in panchina, anche Under è in gruppo ma solo oggi dopo il provino si capirà se potrà essere utilizzato in caso di necessità. Il pensiero di volare in Russia con la nazionale è invece uno stimolo per Diego Perotti, che ha recuperato dall’infortunio alla caviglia e ha chiesto di giocare permettersi in mostra: è tra i pre-convocati dell’Argentina ma deve guadagnarsi un posto definitivo. Di Francesco lo accontenterà, lasciando inizialmente fuori uno tra El Shaarawy e Schick. A centrocampo Pellegrini ancora titolare e Strootman al rientro dal 1’. In porta Skorupski, che in questa stagione ha giocato solo la partita di Coppa Italia persa in casa con il Torino. Alla vigilia Di Francesco parla solo per una decina di minuti, l’attenzione mediatica è già da settimane proiettata sul mercato ma lui prova a riportare l’attenzione sugli ultimi 90 minuti della stagione da giocare in uno stadio che lo farà sentire a casa.

«Conosco bene il Sassuolo – dice il tecnico giallorosso – hanno perso una sola partita delle ultime dieci e vorranno fare bella figura ma anche i miei devono avere il desiderio di fare una partita importante. La Champions l’abbiamo raggiunta, il terzo posto ancora no». Se la Lazio non dovesse battere l’Inter all’Olimpico il podio sarebbe garantito per i giallorossi (in campo con lutto al braccio per Anzalone) anche perdendo stasera, ma Di Francesco vorrebbe chiudere con una vittoria di buon auspicio per il futuro. «Abbiamo fatto cose straordinarie in Champions, anche se c’è un pizzico di rammarico. In campionato mi dispiace avere questo distacco dalle prime due. Ma il rammarico più grande è il pregiudizio che c’è stato nella prima parte della stagione». Si è sentito sottovalutato, ha risposto con i risultati e ora si aspetta il rinnovo dalla società e di essere coinvolto nelle scelte di mercato. Una, la più attesa dai tifosi, la anticipa con una discreta sicurezza: «Sono convinto, per quelle che sono le mie sensazioni, è che Alisson rimarrà qui a Roma». Arriveranno Coric, probabilmente Marcano anche se il Porto sta provando a rinnovargli il contratto, mentre gli obiettivi più affascinanti si chiamano Talisca e Kluivert Jr. Il brasiliano ieri ha salutato il Besiktas con un gol e tre assist, ora torna di passaggio al Benfica aspettando la chiamata della Roma.



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