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Roma, Instant team o talenti per crescere ancora? Giallorossi a un bivio

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CALCIOMERCATO AS ROMA – Instant team o talenti per crescere? Con Zaniolo o senza, le strategie della Roma cambiano. Come riferisce Il Messaggero, lo sanno i Friedkin e ne è consapevole Mourinho che accarezza l’idea di un instant-team. Lo step successivo che ha in testa lo Special per la prossima stagione, è quello di puntare alla qualificazione in Champions in campionato e provare a regalarsi un’altra gioia in Europa League e/o in Coppa Italia.

Per riuscirci, la via è duplice. Provare ad accorciare i tempi, puntando sull’esperienza, la personalità di calciatori già fatti e costruiti che si portano dietro ingaggi pesanti o virare su profili più giovani che inevitabilmente necessitano di maggior tempo per sbocciare.

Il discorso non riguarda la mediana. È lì che la Roma, dopo Matic, intende aggiungere un paio di elementi per alzare la qualità del reparto. Il primo della lista è Frattesi, sul quale il club detiene il 30% sulla futura rivendita e può girare al Sassuolo giovani (Felix o Volpato) di sicuro avvenire.

L’altro investimento arriverà sul regista: Douglas Luiz o Neves. Per gli altri reparti, è diverso. Il messaggio che lo scorso novembre trapelava da Trigoria era il seguente: “La proprietà ha ereditato una situazione finanziaria difficile e continua ad sostenere alcune esigenze economiche. Non possiamo costruire un instant team”. Sette mesi dopo lo scenario è cambiato. Non completamente ma è sicuramente diverso.

I Friedkin sono prossimi al delisting: domani sarà pubblicato il programma fedeltà, riservato agli azionisti che aderiranno all’Opa. Per Dan e Ryan basterà racimolare il 5% sul mercato azionario per avviare le procedure di uscita dalla Borsa. Alla proprietà Usa costerà 27 milioni ma i vantaggi saranno notevoli. In primis si libereranno di una serie di vincoli che limitano l’operatività del club. È vero che poi subentreranno i paletti relativi al nuovo settlement agreement con la Uefa ma questi saranno diluiti nel prossimo triennio. Mou lo sa. E forte dell’entusiasmo che ha portato la vittoria in Conference League in città e nel club, vuole provare ad accelerare il processo di crescita.

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È già riuscito a convincere la società, inizialmente restia, a prendergli Matic. Ora vorrebbe integrare questa iniezione di esperienza con almeno un altro, se non due, acquisti over 30. Preferibilmente in avanti. Qualche nome è stato valutato, proposto e José, come ha già fatto per il centrocampista serbo, sarebbe pronto anche a muoversi in prima persona. Inoltre bisognerà capire se arriveranno o meno offerte per qualche elemento della rosa. Ibanez, Zaniolo, Cristante, sono i titolari maggiormente attenzionati. Solo dopo ci si potrà muovere di conseguenza.

Perché l’eventuale partenza di Zaniolo aprirebbe un buco tecnico che sarebbe colmato con un investimento da 30-35 milioni. Due (per ora) i nomi: Berardi e Guedes. Se però Zaniolo resta, i gol che mancano ad un reparto che nella passata stagione è stato il 9° del torneo potrebbero essere cercati nello svincolato Mertens che ora a Trigoria viene smentito, ma che magari tra qualche settimana – non trovando club disposti ad accontentarlo – potrebbe rivedere le proprie richieste e tornare prepotentemente in auge. Del resto per Matic è accaduta più o meno la stessa cosa. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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Ancelotti: “Questa Roma può farcela”

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE ANCELOTTI – L’anno d’oro per Roma: il 1983. Quando sia la squadra di Liedholm che il Banco di Roma, di basket, hanno conquistato lo scudetto. Un anno d’oro ricordato al Teatro Brancaccio, in un evento voluto e presentato dal giornalista Stefano Boldrini insieme ai colleghi Cristina Fantoni e Piero Torri, scrive Il Messaggero.

C’era anche Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, che insieme a Bruno Conti è stato il più acclamato dalla platea e che nello scorso weekend il Siviglia lo ha battuto in campionato. Di particolari consigli da parte di “Tortello” – così lo chiamava e lo chiama ancora Bruno Conti – non ne sono arrivati.

Ma le sue parole danno speranza: «Negli ultimi due mesi hanno fatto bene, da quando hanno cambiato allenatore. Prima era lì per lì per non retrocedere, però con Mendilibar hanno cambiato passo. Sono organizzati. Ma la Roma se la può giocare. Ha l’opportunità di giocarsi la partita e di vincerla. In panchina, poi, ha un allenatore esperto che sa come si giocano le finali. E se le giocherà. Speriamo che la Roma vinca».

Carlo ha anche ripercorso quegli anni, i suoi, nella Capitale: «Vincere a Roma a 23 anni e dopo 40 anni che la Roma non vinceva è stato qualcosa di speciale. La Roma ci deve riprovare. Io ci riprovo sì ma non ancora per molto» ha sottolineato. Emozioni anche per le parole di Conti, che ha ricordato Di Bartolomei: «Gli devo tutto, è stato il mio capitano. Mi ha accolto appena sono arrivato a Roma».

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Roma, Bove sogna il bis da protagonista

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BOVE – Sogna il bis. Perché Bove era presente anche lo scorso anno a Tirana. In panchina, e con alle spalle nella competizione appena 57 minuti più i pochi secondi strappati nel finale contro il Vitesse. Ma c’era. Ed è presente ancor di più quest’anno, scrive Il Messaggero.

Il «cane malato», come lo ha soprannominato José, è ora entrato nelle rotazioni. Anzi di più: perché se la Roma è a Budapest lo deve proprio a Edo dell’Appio Latino. Che ora, in silenzio, aspetta di nuovo il suo momento: «Mi aspetto una finale all’altezza perché durante l’anno abbiamo meritato di essere lì, quindi siamo molto contenti. Anche loro lo meritano, pur arrivando dalla Champions. Per questo siamo molto contenti e lo siamo anche per i tifosi. Come sarebbe vincere? Bellissimo, come sarebbe bellissimo vincere qualsiasi finale. Una finale è una partita diversa da tutte le altre».

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Siviglia, Mendilibar studia la difesa anti-Roma. Telles favorito per sostituire Acuna

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE SIVIGLIA – Un animale da coppa, attardato in Liga ma pronto a scatenarsi all’inno dell’Europa League, scrive Il Messaggero. Il Siviglia punta il quinto trofeo negli ultimi 10 anni, il settimo della storia del club.

Contro la Roma mancherà il terzino sinistro campione del mondo Marcos Acuña, in tribuna alla Puskas Arena insieme a Pape Gueye e Tecatito Corona, fuori lista. Dovrebbe giocare Telles a sinistra ma Mendilibar non ha ancora sciolto le riserve. Mourinho dovrà fare particolare attenzione a Suso e Lamela, entrambi a segno dalla panchina contro la Juventus.

I leader d’esperienza sono l’ex Barcellona Ivan Rakitic e l’esterno Jesus Navas. Mendilibar ha ritrovato equilibrio e continuità di risultati, trascinando la squadra dalle soglie della zona retrocessione fino all’11esimo posto.

L’allenatore ha convocato tutta la rosa per la trasferta che vale una stagione. Probabile 4-2-3-1 con Bono in porta, Navas, Badé, Gudelj, e Telles in difesa. A centrocampo Fernando e Rakitic, sulla trequarti Ocampos, Torres e Lamela (in ballottaggio con Gil) con En-Nesyri davanti.

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