Rassegna stampa
Mancini rassicura Zaniolo: “Niente fretta, avrà occasioni”

NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO MANCINI – Meglio non farsi illusioni su Zaniolo: «Stiamo aspettando di vedere cosa accadrà — dice Roberto Mancini a Sky, il giorno dopo il sorteggio di Nations League — . Tra un mese sapremo. È giovane, se non dovesse recuperare non giocherà, avrà altri traguardi davanti, è importante che guarisca bene dall’infortunio».
Zaniolo poteva essere una delle stelle dell’Europeo, si rifarà cominciando dalla Nations. Il c.t. azzurro ora deve pensare ai 23 selezionati. Senza nascondersi: «Ho già in testa la lista, mancano tre mesi, qualcosa potrebbe cambiare, ma abbastanza poco, il problema è che ne posso chiamare solo 23».
In porta Donnarumma, Sirigu e Gollini sono i candidati. In difesa Di Lorenzo, Florenzi, Bonucci, Chiellini, Acerbi, Romagnoli, Emerson e Spinazzola sono in prima fila, con Biraghi, De Sciglio e Mancini in attesa. In mezzo, con Jorginho, Verratti, Barella e Pellegrini, per gli altri due posti lottano Tonali, Castrovilli, Cristante e Sensi (se sta bene, l’interista c’è). In attacco, infine, non sono in discussione Chiesa, Bernardeschi, Belotti, Immobile e Insigne: uno tra Kean (se convince il c.t. il posto è suo) e Orsolini potrebbe entrare, a meno che Mancini non preferisca un mediano in più, dirottando Pellegrini fra gli esterni offensivi.
Il problema — aldilà della fattibilità dell’Europeo, ma è ancora presto — è non poter fare più esperimenti. A marzo Inghilterra e Germania, a maggio-giugno San Marino e Rep. Ceca sono in bilico. Come tutto il calendario. «Io sono felice della squadra, gioca bene e vuole giocare per vincere, anche rischiando di subire qualche contropiede. Questa è la cosa che più mi fa felice. Ma importante è provare a vincere un Europeo o un Mondiale. Possiamo vincerlo, abbiamo giocatori bravi».
Zaniolo, che avrebbe offerto molteplici soluzioni tattiche, mancherà. Ieri papà Igor ha parlato in radio: «Il recupero di Nicolò procede molto bene, ma è sempre meglio andare con i piedi di piombo. Meglio un mese di recupero in più che uno in meno. Nicolò non ha preso benissimo la possibilità di non andare all’Europeo, ora però ha metabolizzato l’idea. Il campo era perfetto, ha sentito una fitta cambiando direzione. Quella settimana però non si era mai allenato per problemi a quel ginocchio. Ci vorrà un anno per rivedere il vero Nicolò. Anche se ha perso solo un centimetro di muscolo, Strootman ne aveva persi sei… Gli insulti dei laziali? Per lui sono una medaglia».
(Gazzetta dello Sport)
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