AS ROMA NEWS DINAMO KIEV JURIC – Dal “paradiso” alla “merda”. Parole di Ivan Juric, vecchie e nuove. Cambia modo di comunicare, il tecnico della Roma: addio dolcezze, forzate giustificazioni, eccessi di ottimismo ed ecco tornare la sua proverbiale schiettezza, scrive Il Messaggero.

Chiaro, diretto. Si chiude il Luna Park Trigoria, appunto, il paradiso, Ivan diventa il terribile e pretende una svolta immediata, perché “certi risultati sono inaccettabili”, come certi gol presi “uno come quello di Monza non l’ho mai subito in vita mia”. E anche quello contro l’Inter, causato da un errore di Zalewski e soprattutto di Celik. Sente odore di bruciato, sa quanto siano importati queste due partite, stasera in Europa League contro la Dinamo Kiev e domenica a Firenze.

La classifica è da aggiustare, in entrambe le competizioni, la Roma ha un solo punto in Europa e la piazza Champions è distante. Le ombre su Juric (quella soprattutto di De Rossi) sono calate dopo la sconfitta con l’Elfsborg, poi gli stenti con il Venezia e il pari con il Monza non hanno certo aiutato, per non parlare poi della sconfitta con l’Inter.

Juric capisce bene che la sua panchina scotta, e che è nelle mani (e nei piedi) dei suoi calciatori. E proprio a loro si rivolge, scegliendo una linea da tecnico bandito. Termine caro anche a Mou, lo usava per i suoi giocatori, molto bambini e poco, appunto, banditi. E ci risiamo: mancano cattiveria, mentalità. E la sveglia o arriva adesso o si rischia di archiviare una stagione che è solo all’alba.



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