Cristian Volpato

AS ROMA NEWS PRIMAVERA – Forse l’ultimo atto lo avrebbe immaginato proprio così. Non c’è ancora l’ufficialità, perché il rispetto della Roma nei confronti di Alberto De Rossi è enorme ed è giusto che si giochi la finale del campionato Primavera senza altri pensieri, ma con ogni probabilità l’allenatore che più di tutti ha impresso il suo nome e il suo stile nel vivaio giallorosso degli ultimi 30 anni, lascerà la panchina per accomodarsi dietro la scrivania, scrive La Gazzetta dello Sport.

Il responsabile del settore giovanile, Vergine, sembra orientato ad un cambio di passo e lo stesso De Rossi pare orientato a scegliere la giacca al posto della tuta ma adesso, il pensiero suo e della Roma tutta, è rivolto solo alla finale contro l’Inter di martedì.

Una finale che consentirebbe ai giallorossi di portare a casa il nono scudetto della loro storia: «Il nostro obiettivo – le parole di De Rossi – è arrivare fino in fondo e portare i giovani in prima squadra». Sono riuscite benissimo entrambe le cose, ultimamente: nella Roma che ha vinto la Conference League ci sono tre prodotti del vivaio di cui due titolari (Pellegrini e Zalewski), due riserve (Bove e Darboe) e un ragazzo arrivato due anni fa (Felix). Da un anno e mezzo, cioè da quando c’è Tiago Pinto, il vivaio è stato ristrutturato nel migliore dei modi grazie anche al team messo su con Vergine, Lo Schiavo e Bruno Conti.

I tesserati, in questa stagione, sono stati 260 e il metodo scelto per plasmarli sta dando ottimi risultati: i ragazzi vengono seguiti, premiati quando necessario, valutati in base a tecnica e comportamento, spronati a sfruttare la possibilità di arrivare in prima squadra.

La Primavera di De Rossi ha nel capitano, Tripi, un giocatore che ha debuttato con Fonseca ed è stato seguito molto da Mourinho che ne ha parlato così: «È un ragazzino intelligente che può giocare in tutti i ruoli difensivi e a centrocampo. Non ha esperienza, ma ha un cuore super romanista e ha l’intelligenza per giocare».

Altro nome sul taccuino è quello dell’italo – australiano Cristian Volpato, numero 10 di De Rossi che, contro il Verona, ha segnato anche un gol in prima squadra. Lo segue Francesco Totti, la sensazione è che il prossimo anno potrebbe vedersi di più tra i grandi. Altro nome da tenere d’occhio è quello di Davide Mastrantonio, portiere, 18 anni compiuti a gennaio, sembra piaccia molto all’Empoli e al Verona. Altri nomi segnalati spesso dagli osservatori: il terzino destro Missori, il mediano Faticanti (che a tanti ricorda De Rossi, inteso come Daniele) e Dimitrios Keramitsis, anche lui 2004, che Mourinho ha già lanciato contro il Cagliari. Nomi che avranno una possibilità con Mou durante l’estate, ma che poi dovranno essere bravi a rimanere in rosa. Un po’ come è successo a Bove e Zalewski: quest’ultimo, lo scorso luglio, aveva una telecamera dedicata perché José voleva studiarlo bene. Come è andata, poi, lo sanno tutti.



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