Luciano Spalletti, allenatore della Roma

La quartultima tappa del mini-torneo per il secondo posto parte da San Siro. Stasera, contro il Milan, la Roma vuole spuntare la prima tacca della corsa con il Napoli, perché arrivare a ridosso della Juventus sarebbe vitale per le casse e le ambizioni di Trigoria. Anche se Spalletti comincia a mettere le mani avanti, non disprezzando il terzo posto: «Non sarebbe per niente un fallimento, basterebbe chiederlo alle squadre che hanno iniziato con quell’obiettivo». Il tecnico difende il lavoro fin qui fatto dalla sua squadra, nell’intento di non far calare l’attenzione per quel secondo posto che considera come «uno scudetto». Stasera, contro il Milan, ripartirà da qualche certezza, cercando di superare le tante difficoltà viste anche nel derby della scorsa settimana. «La squadra è dispiaciuta e ha avuto la reazione giusta in questi giorni. E una reazione era necessaria: andremo a giocare una partita difficile. Il Milan sarà stimolatissimo, con un allenatore che prepara bene le partite. Dirò ai miei calciatori di aspettarsi lo stesso avversario della gara d’andata, anche se ha avuto ultimamente delle difficoltà».

Spalletti riparte da Dzeko, tra i più criticati per il rendimento avuto contro la Lazio. Con lui Salah ed El Shaarawy. Senza Strootman — rigettato il ricorso fatto per le due giornate di squalifica — sarà Paredes a doversi giocare una delle ultime chance di essere confermato dalla società anche per la prossima stagione. In difesa possibile si torna a una linea a quattro pura. «Una visione corretta — spiega Spalletti — sarebbe però una continuazione, non un ritorno. Il Milan è bravo a spingere con i terzini, abbassano i centrocampisti sui centrali difensivi, e noi vogliamo fare delle scelte corrette, ed è una cosa possibile». San Siro stasera, la Juve tra una settimana: le due tappe più difficili della corsa punto a punto con il Napoli per il secondo posto.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA