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Roma-Lazio, Manzini si copre: “Se siamo quelli del Vitesse…”

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AS ROMA NEWS MANZINI – Antonio Manzini, autore, sceneggiatore, scrittore e regista, ideatore di Rocco Schiavone, parla a Il Messaggero del derby tra Roma e Lazio in programma oggi alle ore 18:00. Queste le sue dichiarazioni:

Antonio Manzini, nella classifica delle rotture di cogl… secondo la nota graduatoria stilata dal vice questore Schiavone, il derby a che posto si trova?
«Fino a qualche anno fa al massimo, dietro soltanto a quelli che ti chiamano al telefono per offrirti nuove proposte di luce e gas. Ora è sceso di molto. Dopo Totti mi sono allontanato. Prima di Francesco ho amato molto Di Bartolomei. Da questo, si dovrebbe capire meglio il mio disagio attuale».

Schiavone è un vicequestore atipico, fuori dagli schemi, è contro il sistema, dice sempre quello che vuole. Trova analogie con Mourinho?
«No, no. Rocco è un poveraccio, Mourinho è un miliardario. Non ci trovo nulla di letterario in lui, non lo farei mai diventare il personaggio di un romanzo. Non so come sia nel privato, ma quando appare in pubblico ha un atteggiamento da guascone. Attaccabrighe, sfacciato, un po’ pâté de bourgeois anche se poi prende 7 milioni all’anno…Lui è costantemente su un palcoscenico, sa perfettamente di avere gli occhi puntati addosso e ogni gesto che fa non mi sembra naturale. Il calcio ormai è diventato un teatro continuo, una grande recita, una farsa con un copione scritto anche male».

È disamorato dal calcio?
«Da un certo tipo di calcio. L’altra sera ad esempio mi sono visto Brescia-Benevento. Ultimamente guardo le partite di serie B. Mi chiede, perché? Boh, non lo so. Mi piace anche la Premier League perché corrono molto e non rompono i cogl…in campo. Se toccasse a me rifare le regole del calcio, sarei molto duro. È pieno di simulatori e ignoranti. E poi è ora d’introdurre il tempo effettivo».

Tornando alla Roma, quali sono i calciatori che attualmente apprezza di più?
«Mi lasci pensare…Mkhitaryan e Zaniolo. No aspetti, quello che mi piace di più in realtà è Spinazzola ma si è fatto male e ormai ne ho perso le tracce. A proposito, mi spiega una cosa?».

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Prego.
«Ma perché si fanno male sempre i calciatori della Roma? Negli ultimi anni penso che la percentuale dei calciatori infortunati in giallorosso sia stata la più alta non in Italia e nemmeno in Europa ma nel mondo».

Attualmente però è scesa.
«Sarà anche scesa ma è possibile che di tutta la nazionale italiana gli ultimi due infortuni gravi siano stati due romanisti? Speriamo che per il derby ci siano tutti».

Anche Schiavone è romano e tifoso della Roma. Tuttavia è stato costretto a lasciare la Capitale e trasferirsi ad Aosta per ‘punizione’. Lei invece da qualche anno ha scelto di lasciarla, spostandosi a Soriano del Cimino, come mai?
«Roma non mi piace più. Non la sopporto, non è vivibile, non gradisco come è stata amministrata, i romani per primi si sputano addosso. Non è rispettata, è sporca, non sono mai stati fatti lavori socialmente utili, tipo i trasporti. Muoversi è impossibile. Vivi in una città costosissima che in cambio, al di là della bellezza, non ti dà nulla. E a 49 anni ho deciso che poteva bastare così».

Non è che ha pesato in questa scelta anche la battaglia persa del tramezzino nel tovagliolo?
«(Ride) È stato l’inizio della caduta, delle riflessioni. Quando il tramezzino è avvolto nel cellofan capisci che non c’è più nulla da fare e devi cambiare».

Quanto c’è di Manzini in Schiavone?
«Poco, soltanto le rotture di cogl…sono le mie. Quelle sono autobiografiche ma il resto no. Stiamo invecchiando insieme. Con l’ultima inchiesta, ‘Le Ossa parlano’ edita da Sellerio, siamo arrivati all’undicesima indagine. E tra poco tornerà in tv».

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Lei è considerato l’erede di Camilleri. Cosa le ha lasciato l’amicizia con lo scrittore siciliano?
«Andrea mi ha insegnato a non prendermi troppo sul serio. Chi lo fa si copre di ridicolo».ù

Pronostico per il derby?
«Se consideriamo la gara con il Vitesse non c’è speranza. La vedo bruttina. Diciamo 1X2»

Scaramantico?
«Beh, rimango sempre un tifoso. E come tale non faccio pronostici. Portano male». FOTO: Credit by Depositphotos.com

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La marea giallorossa sta arrivando. In 20mila con treni, auto e charter

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BUDAPEST – Ventimila romanisti, diciotto charter, centinaia di auto, mini-van e treni. L’invasione di Budapest è in corso. Entro le 16 di oggi tutti tifosi della Roma provvisti di biglietto saranno nella capitale ungherese per godersi la finalissima di Europa League, scrive Il Messaggero.

Un evento storico a cui nessuno vorrebbe mancare, ecco perché sono temuti anche gli arrivi di persone senza il titolo d’accesso. Proveranno ad acquistarlo in giornata, ma attenzione alle truffe perché i tagliandi sono esclusivamente elettronici e non cartacei. I prezzi sono alle stelle (fino a 500 euro), ma prima di comprare bisogna controllare che sul portale Uefa sia tutto esaurito perché ci sono ancora 2000 tagliandi disponibili.

L’allerta delle forze dell’ordine è massima. Si temono arrivi da PoloniaSerbia e Regno Unito, il pericolo di guerriglie urbane è dietro l’angolo. Almeno sino a ieri sera la convivenza in città è stata serena. Diversi tifosi si sono incrociati nelle varie fan zone allestite dalla Uefa e non si sono registrati disordini. È chiaro che oggi sarà il giorno clou.

Preoccupa l’afflusso alla Puskas Arena. A proposito dell’impianto, merita certamente una menzione. Stadio da 67.155 posti, nuovo di zecca, costato 610 milioni di euro. Fiore all’occhiello dell’Ungheria calcistica, normalmente ospita le partite casalinghe della nazionale.

Costruito in tre anni, sorge nel quattordicesimo distretto della capitale ungherese, la Fifa e la Uefa gli hanno dato una valutazione di quattro stelle ed è uno tra i migliori stadi d’Europa al pari del Vélodrome di Marsiglia o il Wanda metropolitano di Madrid.

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Budapest giallorossa

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BUDAPEST – Con il passare delle ore Budapest si riempie di un carico infinito di sogni. Sogni che arrivano soprattutto da Roma, avvolti in sciarpe giallorosse, con la speranza di essere scartati questa sera dopo i 90′ contro il Siviglia, scrive La Gazzetta dello Sport.

Sogni stropicciati, dopo viaggi che raccontano la passione che questa gente ha per la squadra. Scalo a Vienna e poi auto a noleggio, treno fino a Pisa e poi volo, minivan da dividere in sette, tutta una tirata, «perché non era rimasto più mezzo biglietto a cifre decenti», raccontano. L’importante è essere arrivati. L’importante è essere questa sera alla Puskas Arena.

Di certo non avranno problemi ad entrare i tifosi che hanno nomi importanti. Dal presidente del Coni Malagò al sindaco di Roma Gualtieri, dalla ex presidente Rosella Sensi a Totti. Ci saranno ex giocatori rimasti legati al club, come Candela e Rizzitelli, e artisti dalla provatissima fede romanista, come Venditti, Mastandrea, Edoardo Leo, Damiano dei Maneskin, Blanco e Noemi.

In tribuna anche l’ambasciatore italiano a Budapest Manuel Jacoangeli: «Sono un grande appassionato di sport, strumento importantissimo pure nella diplomazia tra Paesi, ma sono anche tifoso della Roma, quindi contento che questa finale si giochi qui. Consigli da dare ai tifosi? L’Ungheria è un Paese accogliente, ma che tiene al rispetto delle regole. Quando in passato, con alcune tifoserie qualcosa è andato storto, la polizia è stata piuttosto ferma. Ma sono certo che stavolta non ci saranno problemi».

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Roma, febbre per la finale. Tutti i maxischermi in città

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE MAXI SCHERMI – Il fischio d’inizio è alle 21. La febbre sale da giorni, insieme all’ansia dei tifosi. Alla fine, lo Stadio Olimpico registrerà un ennesimo sold out della stagione della As Roma, scrive Il Messaggero.

Questa volta per uno stadio trasformato in un salotto tv: 64mila persone circa guarderanno una gara in tv ma stando dentro l’Olimpico, mentre i giocatori di Mourinho sfideranno il Siviglia a 812 chilometri di distanza in linea d’aria. Come da tradizione ormai consolidata, saranno interdetti i parcheggi auto nelle zone circostanti l’Olimpico, poi, via via che ci si avvicina all’orario di inizio della gara, arriveranno limitazioni alla circolazione dei bus, taxi e veicoli privati.

All’interno dello Stadio sono stati installati sei maxischermi allestiti da Sport e Salute, mentre il terreno di gioco verrà protetto con una speciale copertura che verrà montata in tempo prima dell’arrivo dei tifosi. La città si prepara ad affrontare eventuali problemi di ordine pubblico: saranno oltre 1000 gli agenti delle forze impegnati nella Capitale questa sera

Le misure prevedono rigidi controlli nella zona dello stadio. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza saranno poi saranno dislocati nell’area del centro storico e in particolare a Piazza del Popolo, tradizionale ritrovo dei tifosi in occasioni di finali e partite importanti. Controlli anche nella zona del Tridente e in Piazza Venezia. Saranno inoltre transennate le fontane delle principali piazze romane. 

In caso di vittoria giallorossa, ci sarà anche da monitorare cortei e caroselli che troveranno sbarrate per la parata del 2 giugno tutta la zona centrale della città. Osservato speciale, in questo caso, il Circo Massimo, destinazione storica dei festeggiamenti giallorossi. I cancelli dell’Olimpico saranno aperti alle 18.30 circa. Sospesi bus in zona stadio dalle 23 ed è stato disposto il divieto di vendita di bibite in vetro nella zona dell’Olimpico e di tutto il I Municipio dalle 17 di oggi fino alle 7 di domani mattina.

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I controlli saranno poi estesi alle stazioni ferroviarie e, soprattutto, agli aeroporti per monitorare la partenza e il ritorno dei tifosi giallorossi da Budapest. Non c’è solo l’Olimpico dove poter guardare la gara in compagnia di amici e “fratelli di tifo”. A parte i piccoli pub, bar, pizzerie e locali vari, sono almeno tre i grandi luoghi dove sarà possibile tifare per i giallorossi. Il primo, è la Città dell’Altra economia a Testaccio, cuore del tifo romanista insieme a Garbatella.

L’ingresso è a offerta libera e si potrà accedere già dalle 18. Già oltre 300 le adesioni. Altra possibilità è al Mandrione. A “Snodo Mandrione”, dove si può accedere solo se si è soci dell’associazione culturale Roma Città Aperta e pagando 5 euro di ingresso con bevanda inclusa, si potrà guardare la gara in uno spazio di circa mille e 500 metri quadri in cui trovano posto l’area grill, quella per i giochi, i biliardini e l’area per i bambini. 

Terzo posto è a Ostiense, quasi di fronte la basilica di San Paolo fuori le Mura. Angeli Rock ha previsto due diversi menu a prezzo fisso da 30 euro con due consumazioni incluse, uno dei quali per vegetaria ni. Siviglia-Roma sarà trasmessa in televisione in chiaro su Rai. Inoltre, la gara sarà visibile anche su Sky, sui canali 201 (Sky Sport Uno), 203 (Sky Sport Football), 213 (Sky Sport 4k) e 251 (Sky Sport). Sarà possibile inoltre vedere la partita in streaming tramite Sky Go, Now Tv, Raiplay e Dazn. FOTO: Credit by Depositphotos.com

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