Roma-Salernitana 2-2 Curva Sud

AS ROMA NEWS OLIMPICO MAZZONE – L’omaggio più grande è arrivato dall’Olimpico. Dal suo popolo, dalla sua gente. Con un coinvolgimento da brividi, perché poi Carletto Mazzone era «uno di noi», come recitava uno dei tanti striscioni esposti durante Roma-Salernitana, scrive La Gazzetta dello Sport. Che si è aperta con i cori tutti per lui, la sua immagine sui megaschermi e una sua frase proiettata su un cartellone luminoso: «Non puoi dire di aver allenato se non hai guidato i giallorossi. Quando mi nominate la Roma a me brillano gli occhi. Ciao mister».

All’Olimpico ieri c’erano tanti striscioni per Mazzone. Da «Carletto: romanità e appartenenza. Buon viaggio mister» a «Un altro pezzo di Roma che se ne va. Corri Carletto, corri verso il paradiso», per poi chiudere con un «La mia romanità per sempre vivrà. Ciao Carletto». E a ricordarlo, anche prima, durante e dopo, tanti tifosi romanisti presenti allo stadio. «Mi è dispiaciuto tantissimo. Era il migliore: un padre, un allenatore, uno stratega. Un ricordo? Ne ho troppi, non saprei quale scegliere», le parole del vicepresidente dell’Uefa Zibì Boniek. «Un grande uomo e un grande romanista», quelle invece dell’attore Claudio Amendola.

Oggi l’ultimo saluto nella chiesa di San Francesco ad Ascoli, con inizio della cerimonia funebre alle 16.30. L’annuncio lo ha dato la famiglia, sui suoi canali social. «Tutti sappiamo quanto è stato grande come allenatore. Ma come marito, padre, nonno, bisnonno e suocero è stato ancora più grande!», le parole dei suoi cari. A celebrare la funzione il vescovo Gianpiero Palmieri e l’arcivescovo emerito Piero Coccia, con un maxischermo allestito a piazza del Popolo (in chiesa ci sarà l’Ascoli al completo). E saranno in tanti a partecipare dopo che sui campi è stato ricordato con un minuto di silenzio. La Roma ha giocato con il lutto al braccio, come l’Ascoli e il Catanzaro. Oggi lo farà il Cagliari.



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