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Rassegna stampa

Roma, Dovbyk tra dubbi e concorrenza: con Gasperini non si può più aspettare

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AS ROMA NEWS DOVBYK – Artem Dovbyk è al centro del progetto, ma anche al centro dei dubbi. Nella Roma che sta nascendo sotto la guida di Gian Piero Gasperini, il centravanti ucraino dovrà dimostrare in fretta di essere all’altezza. Già nelle prossime settimane, tra le amichevoli contro Pomezia, Kaiserslautern e forse una quarta sfida a Frosinone il 16 agosto contro un club arabo, l’attaccante avrà l’occasione per rispondere sul campo. Se ci sarà, ovviamente: ieri non si è allenato per un fastidio muscolare e la sua presenza nel test contro il Pomezia è in forte dubbio, riporta Il Messaggero.

Ma il tempo stringe. La sensazione è che la Roma non possa più permettersi di aspettarlo, tanto che l’arrivo di Evan Ferguson è un segnale chiaro: a Gasperini servono certezze e alternative subito pronte. L’irlandese, reduce da un periodo difficile, ha però quelle caratteristiche tecniche e tattiche che si adattano meglio al gioco dell’allenatore piemontese, fatto di pressing, scambi rapidi e partecipazione attiva alla manovra offensiva.

E qui nasce l’interrogativo principale: Dovbyk è davvero l’uomo giusto per Gasp?
Dal punto di vista realizzativo i numeri parlano per lui. Dopo aver vinto la classifica marcatori in Spagna col Girona, nel suo primo anno in Serie A ha messo a segno 17 reti, un bottino di tutto rispetto considerando le difficoltà incontrate: tre allenatori cambiati, l’impatto con un nuovo campionato, la guerra in Ucraina che lo tocca da vicino, e un fastidio al ginocchio mai risolto del tutto. Ma il gioco di Gasperini richiede molto di più: un centravanti capace di tenere alta la squadra, dialogare con i compagni, ripiegare, aggredire in pressing e attaccare la profondità.

Il tecnico lo sa bene: i suoi numeri 9 hanno sempre inciso. Basti ricordare Zapata (28 gol), Muriel (26), Scamacca (19), Lookman (17), Retegui (25). L’unico vero “passaggio a vuoto” è stato Højlund, che poi è stato venduto al Manchester United per oltre 70 milioni di euro, generando una plusvalenza mostruosa. In altre parole, il centravanti per Gasperini è la chiave di tutto.

Dovbyk, però, non è stato una sua scelta. È arrivato per il 4-3-3 di De Rossi — che preferiva Omorodion o Sorloth — ma si è trovato a giocare in un contesto diverso, finendo ai margini sotto Ranieri, che nelle ultime gare ha spesso preferito Shomurodov. Oggi, dopo un investimento di oltre 30 milioni (a bilancio pesa ancora 24,4), l’ucraino è difficile da piazzare sul mercato. Non è un caso che, al di là di un sondaggio del Betis, non siano arrivate offerte concrete.

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Per questo, la Roma deve provare a valorizzarlo. Ma non può aspettarlo in eterno. Ferguson è già arrivato, Gasperini lo studierà nelle prossime settimane, ma non farà sconti. Se Dovbyk vuole mantenere il suo ruolo da protagonista dovrà dare segnali subito, fin dalle prossime amichevoli. In caso contrario, lo scenario potrebbe cambiare rapidamente: in campo e anche nelle strategie di mercato.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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