AS ROMA NEWS GASPERINI – C’è un momento in cui le scelte non possono più essere rimandate. In cui serve coraggio, lucidità e visione. La Roma ha deciso di intraprendere un nuovo cammino tecnico affidandosi a Gian Piero Gasperini, e mai scelta è sembrata più coerente con il momento storico che sta attraversando il club giallorosso.
Non è più tempo di proclami o di rivoluzioni effimere. Serve costruire. E per farlo servono idee solide, esperienza e capacità di ottenere il massimo anche da situazioni complicate. Gasperini rappresenta tutto questo. È un allenatore che ha dimostrato di saper plasmare squadre vincenti con risorse limitate, esaltando calciatori spesso considerati “normali” e trasformandoli in top player.
Una Roma in piena transizione
La realtà della Roma è chiara: il settlement agreement con la UEFA impone una gestione economica rigorosa e non ci si potranno permettere spese folli o errori strategici. Proprio per questo motivo, l’arrivo di Gasperini assume un valore fondamentale. L’ex tecnico dell’Atalanta, insieme a un uomo di equilibrio e saggezza come Claudio Ranieri, rappresenta il tandem perfetto per guidare una fase di transizione che dovrà essere tecnica prima ancora che economica.
Non si parte da zero. Anzi, alcuni punti fermi ci sono già: Svilar, Ndicka, Koné, Cristante, Pellegrini e, si spera, Dybala. Su questa ossatura si potrà costruire una Roma nuova, più intensa, più aggressiva, più “gasperiniana”. Un’identità chiara, che dovrà arrivare soprattutto grazie alle idee, prima ancora che ai milioni.
Uno scenario aperto in Serie A
Il prossimo campionato si preannuncia meno scontato del solito. Il Napoli parte avanti, vero. Ma ha anche la Champions e non potrà più nascondersi. Il Milan, con l’arrivo di Allegri e l’assenza delle coppe, avrà continuità e concentrazione, ma resta un cantiere aperto. La Juventus di Tudor è un’incognita, mentre l’Inter, con l’arrivo di Chivu, si affaccia a un nuovo ciclo senza la solidità degli anni passati. In tutto questo, la Roma ha una chance concreta di inserirsi, giocandosi un posto importante nella griglia di partenza.
Con un mercato intelligente e qualche innesto di livello — senza sprechi e con giocatori pronti, non scommesse — la Roma può puntare a qualcosa in più di un semplice piazzamento Champions. Magari non subito, ma già da quest’anno si può pensare in grande.
Il ruolo chiave di Gasperini
Gasperini ha accettato la sfida con entusiasmo. Lo ha fatto chiedendo una cosa semplice: fiducia e libertà decisionale. Il mercato dovrà seguire le sue linee guida, mentre Ghisolfi dovrà essere il braccio operativo, non l’anima del progetto. Gli errori del passato sono lì a ricordarlo: servono profili pronti, dai 24 ai 26 anni, con tecnica, corsa e testa. Non giocatori “da scoprire”, ma calciatori che già conoscono le difficoltà del calcio ad alto livello.
I primi nomi seguiti vanno proprio in questa direzione: Maxim De Cuyper, Matt O’Riley, Scamacca, Krstovic, ma anche Vagiannidis, per una fascia da rifondare. Al tempo stesso si valuteranno le uscite: Angelino è sul mercato, Paredes è a un passo dal Boca, mentre giocatori come Koné, Ndicka e Svilar sono considerati centrali nel progetto.
Obiettivo Europa League e futuro
La Roma non vuole rinunciare alle sue ambizioni europee. Anzi, la ferita di Budapest brucia ancora e resta l’obiettivo di vincere un trofeo internazionale. L’Europa League sarà una sfida stimolante anche per Gasperini, che sa come si gestisce un doppio fronte. E poi c’è la prospettiva: dalla prossima estate, con la fine del settlement agreement, ci sarà margine per fare di più, per crescere ancora.
Fino ad allora, servirà pazienza, lavoro e visione. La stessa parola usata dal Friedkin Group per accogliere Gasperini: “Un leader definito da eccellenza, visione e risultati”. Ed è proprio questo il cuore del progetto Roma. La squadra tornerà a lavorare duramente a Trigoria, senza tournée esotiche ma con doppie sedute, concentrazione e idee chiare.
Gasperini è l’uomo giusto al momento giusto. E ora non ci sono più scuse: con una guida tecnica forte, una dirigenza compatta e un gruppo da completare con criterio, la Roma può davvero tornare protagonista nel calcio italiano e internazionale. Non serve sognare a occhi chiusi. Serve costruire. E il cantiere è ufficialmente aperto.
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