Rassegna stampa
Ranieri, 12.661 giorni dopo: dall’esordio con la Vigor all’addio alla Roma, una carriera guidata dal cuore

AS ROMA NEWS MILAN RANIERI – Sono passati esattamente 12.661 giorni dalla sua prima panchina. Era l’estate del 1986, e un giovane Claudio Ranieri debuttava come allenatore su un campo polveroso del “Guido D’Ippolito” di Lamezia Terme, alla guida della Vigor. Da lì è iniziato un viaggio straordinario, fatto di imprese, cadute e rinascite, ma sempre vissuto con uno stile unico, dove a guidarlo non è mai stata solo la testa, ma soprattutto il cuore.
Il primo capitolo fu subito esaltante: la Vigor era prima in classifica e imbattuta, fino a quel novembre in cui Ranieri decise di dimettersi per motivi etici. Troppi i compromessi richiesti, con alcuni giocatori “che dovevano giocare per forza”. Un segnale chiaro già allora: nessun compromesso con la sua integrità.
E oggi, a quasi quarant’anni di distanza, l’addio all’Olimpico avviene per le stesse ragioni. “Se restassi ancora un’altra stagione non sarebbe giusto per la Roma. Perderemmo un anno per programmare un nuovo ciclo, quello che vogliamo costruire con i Friedkin”, ha spiegato Ranieri, mettendosi da parte con la sua consueta eleganza, per permettere al club di guardare al futuro.
Come scrive La Gazzetta dello Sport, Ranieri ha sempre seguito il cuore più della convenienza: “Io sono così: o sento di poter contare e decidere, o vado via e lascio tutto. In passato l’ho già fatto”, ha dichiarato in più occasioni.
Una coerenza rara nel mondo del calcio, che lo ha accompagnato in ogni tappa: dalla favola immortale del Leicester, alle coppe con il Valencia, alla prima Champions League centrata con il Chelsea, fino alle salvezze eroiche con Cagliari e Parma, quando sembrava tutto perduto.
E poi c’è Roma, il suo luogo dell’anima. Dove tutto è cominciato da giocatore e dove si chiude – da allenatore – una carriera che non ha eguali per valori, dignità e passione. Quest’anno, ancora una volta, ha preso la squadra nel momento più difficile e l’ha rilanciata. Come sempre, con umiltà e lavoro. Ranieri lascia la panchina, ma non il cuore della Roma. Quello sarà per sempre casa sua.
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