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Ranieri tra ironia e passione: “Io il terzo mandato l’ho fatto… Ora penserò al bene della Roma in un altro modo”

AS ROMA NEWS RANIERI – Claudio Ranieri, ospite della trasmissione Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, ha regalato un’intervista densa di spunti, battute e riflessioni sul presente e futuro della Roma, ma anche sul calcio italiano e la sua nuova vita fuori dal campo. Insieme al senatore Maurizio Gasparri, noto tifoso giallorosso, l’allenatore ha parlato con il solito mix di autoironia e profondità, lasciando intendere come il suo legame con la Roma proseguirà sotto nuove forme.
“Ora penserò al bene della Roma in un altro modo”
Ranieri ha confermato ancora una volta la sua decisione di lasciare la panchina a fine stagione, ma non il club: “Quando smetterò di allenare dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo, molto importante e molto difficile”.
Il riferimento è al ruolo di senior advisor, che lo vedrà al fianco della dirigenza nel progetto tecnico-futuristico della società.
“Io ho fatto il terzo mandato, Mattarella no…”
Sul suo successo personale, Ranieri ha commentato con ironia: “Sono tutti entusiasti perché sono una persona normale? È strano, ma mi fa piacere. Io ‘Mattarelliano’? Si vede che adesso abbiamo bisogno di normalità. Mattarella non voleva fare il secondo mandato… io ho fatto il terzo!”, ha scherzato.
Juventus favorita per la Champions, “ma noi ci proveremo”
Parlando della corsa alla Champions League, il tecnico è stato molto diretto: “Noi non andremo in Champions, ci proveremo con tutte le nostre forze ma credo che la Juventus abbia più chance. Non sarà semplice per loro a Venezia, è vero, ma restano favoriti”.
“Il prossimo allenatore? Sarà più giovane di me”
Sull’identikit del suo successore, Ranieri si è lasciato sfuggire solo un dettaglio: “Sarà più giovane di me”, ha detto, mantenendo il massimo riserbo. La Roma è infatti alla ricerca del nuovo allenatore, con nomi caldi come Gasperini, Farioli e il suggestivo Klopp, ipotesi ancora in piedi secondo indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni.
Politica? “No grazie, conosco i miei limiti”
Alla domanda se qualcuno – compresa la Premier Giorgia Meloni – lo abbia contattato per restare alla Roma o per una carriera politica, Ranieri ha risposto così: “No, nessuno. Sono convinto delle mie scelte. Candidarmi? No grazie. Io so i miei limiti e i miei difetti. Premier e allenatore sono due mestieri diversi. Io sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io”, ha detto sorridendo.
Su Inter-Napoli e i suoi ex campioni
Ranieri ha anche parlato della volata scudetto: “Ho allenato entrambe, che vinca il migliore”. E sul giocatore più forte mai allenato ha preferito non sbilanciarsi: “Non voglio fare torti. Mi astengo, da buon democristiano”.
Un’intervista tra battute, serietà e affetto sincero per la Roma. Claudio Ranieri saluterà presto la panchina, ma non il club, e il suo apporto – anche lontano dal campo – continuerà a essere centrale nella costruzione della Roma che verrà.
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