Valerio Bertotto

Valerio Bertotto, ex capitano storico dell’Udinese, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport durante la trasmissione Borderò. Queste le sue parole:

Come si fa a giocare in un campo come quello di ieri?

“Era difficile per entrambe. Per una squadra come la Roma che preferisce giocare palla a terra ha dato problemi. Ne ha risentito lo spettacolo di una partita in una competizione europea. Giocare su un campo del genere non è piacere per tanti motivi ma non può essere una scusante. Devi essere bravo e in grado di tirare fuori il meglio dalla tua prestazione”.

La Roma può vincere la Conference?

“Ho visto la Roma a Trieste in estate e ho respirato un’aria positiva che ha portato il suo allenatore. E’ una squadra costruita con dei criteri e che cerca di giocare a calcio. Sta facendo un bel campionato, per tanti elementi è nuova. L’Atalanta sono anni che lavora nella stessa maniera ha gli stessi punti dei giallorossi”.

Come valuta la stagione dell’Udinese?

“L’Udinese ha una buona rosa, dovrebbe stare in zone di classifica più tranquille. La vittoria con la Sampdoria gli ha permesso di staccarsi da una zona di pericolo ma non deve ritenersi salva”.

Che giocatore è Deulofeu?

“E’ il giocatore che può fare la giocata. Gli è mancata la costanza e la determinazione per diventare un top player. E’ uscito da una squadra importante, ha avuto molte occasioni ma evidentemente se non riesci ad importi e dare sostanza alle tue qualità devi farti delle domande. Comunque sta facendo molto bene quest’anno”.

La Roma può permettersi di fare turnover?

“Sono scelte del mister, un allenatore deve pensare di far riposare qualcuno. La Roma ha giocato ieri su un campo pesante e questo può lasciare qualcosa sulle gambe”.

Che cosa ne pensa di Mancini?

“E’ un buon giocatore, ha buone capacità e deve lavorare sull’aspetto mentale. Sa fare bene il suo lavoro, deve crescere con serietà e professionalità. Mourinho lo aiuterà”.

Qual è l’attaccante più forte che hai incontrato?

“Tralasciando Totti che è un amico oltre che un grandissimo calciatore. Il più forte è stato Ronaldo”.



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