Rassegna stampa
Roma, Fair Play Finanziario e monte ingaggi: perché il mercato è stato un flop

AS ROMA NEWS CALCIOMERCATO – Il Fair Play Finanziario torna prepotentemente al centro delle discussioni a Trigoria, un tema che riemerge puntualmente quando la Roma fatica a ottenere risultati e vede sfumare gli obiettivi stagionali. Questa volta a metterlo sotto i riflettori è stato Claudio Ranieri, che lo ha indicato come la principale causa della mancata rivoluzione nel mercato di gennaio.
Le difficoltà sul mercato: chi resta e chi non parte
Dietro il discorso di Ranieri, però, si cela una verità più complessa. Come riportato da Il Messaggero, il vero problema del mercato giallorosso non è stato solo il vincolo UEFA, ma anche la scarsa capacità di cessione della dirigenza e la volontà di alcuni giocatori di restare a Trigoria.
Elementi come Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante, Zeki Celik e Leandro Paredes sono rimasti nonostante la possibilità di essere ceduti o girati in prestito. Questo ha impedito alla Roma di alleggerire il monte ingaggi e liberare spazio per operazioni in entrata più ambiziose.
Se nel mercato estivo il direttore sportivo Ghisolfi era riuscito a operare una mezza rivoluzione grazie alla temporanea flessibilità del Transfer Balance, in inverno la situazione è tornata critica. E secondo le parole di Ranieri, lo scenario non cambierà almeno fino a gennaio 2026: il club dovrà vendere prima di comprare.
Il peso degli stipendi e il nodo allenatore
Oltre ai giocatori rimasti in rosa, un altro fattore che ha complicato la gestione economica della Roma è il tema stipendi degli allenatori. Se in estate la società dovesse decidere di cambiare guida tecnica, il nuovo allenatore andrebbe ad aggiungersi ai contratti ancora in essere di Ranieri e Daniele De Rossi (qualora quest’ultimo non trovasse una nuova squadra).
Uno scenario che pesa ulteriormente sulle finanze del club, limitando ancora di più la possibilità di investire nel prossimo mercato.
Rivoluzione rimandata all’estate?
Le prospettive per il futuro della Roma dipenderanno in gran parte dai risultati sul campo. L’unica via d’uscita dal pantano finanziario passa dall’Europa, con due scenari possibili:
- Vincere l’Europa League, che garantirebbe un accesso diretto alla Champions League e introiti fondamentali.
- Risalire in classifica in Serie A e centrare almeno un piazzamento per l’Europa, che darebbe respiro alle casse del club.
Ma c’è un altro problema che pesa sulle strategie future: il deprezzamento della rosa. La stagione deludente sta abbassando il valore di mercato di diversi giocatori, rendendo più difficile monetizzare con le cessioni. Molti elementi della rosa guadagnano stipendi elevati e potrebbero non trovare squadre disposte a rilevare i loro contratti.
Insomma, senza una qualificazione in Champions e senza cessioni importanti, il futuro mercato della Roma rischia di essere ancora una volta vincolato dai limiti imposti dal Fair Play Finanziario. La rivoluzione promessa potrebbe restare un’illusione, a meno che i giocatori accettino di cambiare aria o che la società trovi acquirenti disposti a investire su di loro.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA