AS ROMA NEWS NAPOLI RANIERI – Domenica a Napoli per l’undicesima volta in carriera Ranieri subentrerà in corsa. E c’è da scommettere che un briciolo d’emozione lo proverà. Non tanto perché ritrova una città a lui cara (dove ha allenato nel 91′-92) e un amico come Conte sulla panchina avversaria (contro il quale però ha perso 8 dei 10 confronti), quanto perché di tornare ad allenare la Roma non ci credeva più, scrive Il Messaggero.
E invece eccolo di nuovo qui, a 73 anni, tuta e fischietto, in campo da martedì a dirigere gli allenamenti aspettando che gli ultimi reduci dalle nazionali (Paredes e Ndicka) si presentino in giornata. Al di là della sicurezza mostrata in conferenza stampa il giorno della presentazione, ha più di un dubbio. Deve valutare infatti le condizioni di alcuni calciatori (Dybala in primis: ieri l’argentino si è allenato ancora a parte dopo una prima parte in gruppo, rinviando il ritorno tra oggi e domani), dalle quali dipenderà il sistema di gioco da adottare.
Ad oggi, a meno di recuperi improvvisi, il ritardo di condizione di Hummels (rientrato soltanto ieri ma ancora febbricitante), Hermoso ancora a mezzo servizio (l’obiettivo è riaverlo con il Tottenham) e la promessa di non schierare più Angeliño come centrale, apre le porte ad un ritorno alla difesa a quattro. A meno che Claudio non arretri Cristante in difesa in mezzo a Mancini e Ndicka anche se in carriera, quando ha sostituito un collega durante la stagione, ha sempre provato a inventare il meno possibile.
Da decidere invece l’assetto in mediana per Napoli che avrà il compito di schermare e proteggere, quanto più possibile, la difesa. Perché se è vero che Paredes ha allontanato una sua partenza a gennaio («Onorerò il contratto fino a giugno») e l’argentino è un calciatore che piace a Ranieri, difficile che venga impiegato domenica. Koné, Cristante e Pellegrini sembrano sicuri di una maglia. L’ultima se la giocano Le Fée, Pisilli (tra i 100 candidati del Golden Boy 2024) e El Shaarawy.
Vien da sé che a seconda della scelta si oscilla tra un modulo a rombo con Pellegrini trequartista a un 4-1-4-1 con il Capitano in fase difensiva a sinistra e Elsha a destra passando per un 4-2-3-1 che, considerando le caratteristiche degli uomini a disposizione, in fase difensiva permetterebbe di difendere con il 4-5-1 proteggendo così le fasce (il Napoli ha Kvaratskhelia da un lato e Politano dall’altro). Diverso il discorso se Dybala non dovesse recuperare o Ranieri volesse preservarlo in vista del trittico che lo aspetta. In quel caso si opterebbe per il più classico dei 4-4-2 (o 4-4-1-1): El Sha e Zalewski sulle fasce, Cristante e Koné centrali con Pellegrini a supporto di Dovbyk. Tante idee che oggi Ranieri, con la squadra quasi al completo, inizierà a provare a Trigoria.
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