Rassegna stampa
Ranieri all’attacco: “Salviamoci subito”
AS ROMA NEWS LECCE RANIERI – La salvezza, subito. Prima che la situazione diventi ancor più critica. Questo l’input che parte da Trigoria, a due giorni dalla sfida contro il Lecce. Una sfida per la salvezza, questo dice la classifica, scrive Il Messaggero.
La Roma ha bisogno urgente di punti, ma prima ancora deve ritrovare se stessa, migliorare soprattutto la fase offensiva: la squadra segna con il contagocce, contro l’Atalanta ha effettuato solo due tiri in porta, al contrario della notte di Londra con il Tottenham. Che Roma vedremo domani? Ranieri intanto deve capire se avrà Dovbyk – che non segna dalla partita con il Monza – che oltre ai problemi al ginocchio ha anche accusato un po’ di febbre.
Serve il miglior Dybala, che ha segnato solo due reti fino a questo momento; serve quel Pellegrini capace di portare reti e assist e che nelle ultime tre gare Ranieri lo ha tenuto in panchina. Tante cose servono, perché la Roma deve tornare a vincere, cosa che non accade dal 31 ottobre, quando all’Olimpico è stato sconfitto il Torino (le uniche vittorie in campionato sono arrivate con Juric, a quella con i granata, vanno aggiunte le due con Udinese e Venezia).
La Roma deve calarsi in una nuova situazione, dovrà cambiare obiettivi: salvarsi e non pensare in grande. «Stiamo lì e lottiamo per uscire da questa situazione. Questa squadra è abituata a stare da un’altra parte della classifica, io invece le conosco entrambe. Non è difficile convincere i calciatori. Ho messo dicembre come punto di riferimento. Io sono convinto che i miei calciatori risponderanno alla grande colpo su colpo, ma io sono San Tommaso, voglio toccare per credere», le parole di Claudio Ranieri. E già domani sera, con il Lecce, si capirà qualcosa.
Dicembre è il mese della verità, magari arriverà la “salvezza di Natale” (Lecce, Como, Parma e Milan le prossime avversarie in campionato), si capirà pure se ci saranno margini per andare avanti in Europa League (giovedì prossimo c’è il Braga all’Olimpico) e se si potrà giocare il quarto di Coppa Italia (il 18 dicembre, l’ottavo è con la Sampdoria). «Voglio una squadra che vada in campo senza conoscere il nome dell’avversario, facendo il suo gioco e lottando su ogni pallone. Voglio una Roma determinata, dobbiamo essere bravi contro una squadra brava a chiudersi e a ripartire. Il Lecce è una bella squadra. Si può sbagliare o meno, noi dobbiamo dare tutto. Morire in campo».
Le gerarchie sembrano ormai chiare, il modulo è ancora ballerino. Non è escluso che con il Lecce si torni ai quattro difensori, magari con Mancini esterno destro. Pellegrini? Sta recuperando, Ranieri lo aspetta. «Lorenzo è splendido dalla metà campo in su, sa fare tutto. Contro l’Atalanta non l’ho messo perché avevo bisogno di uno box to box capace di lottare, Pellegrini lo reputo più un centrocampista da metà campo in avanti».
Anche le gerarchie a centrocampo sembrano essere fissate e non sembra ancora arrivato il momento per Le Fèe. «Paredes è un campione, lo vediamo tutti. Mi auguro che possa stare sempre su questi livelli, ha fatto due partite strepitose quindi non vedo perché debba cambiare al momento. Il calcio è uno sport in continua evoluzione, non si può dire una cosa sicura al cento per cento. La squadra si muove bene con Leo e Koné. Le Fèe? Ha ottima qualità e vedo pure lui da metà campo in avanti, ma sono convinto che possa fare ciò che fecero Ancelotti e Pirlo da giovani, ovvero trasformarsi e diventare dei play. Deve sfruttare quest’anno di conoscenza e sono convinto che ci darà una mano».
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