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Rassegna stampa

Il mese della verità. Dal Lecce fino al Milan: la Roma tenta la scalata

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AS ROMA NEWS LECCE RANIERI – «Dicembre ci dirà chi siamo». Claudio Ranieri non va neanche troppo per il sottile. Anzi, va diretto al cuore, parlando chiaro e mandando un messaggio neanche poi troppo criptato ai suoi giocatori. Adesso servono gli uomini, ora è il momento della verità, scrive La Gazzetta dello Sport.

La Roma nelle prossime sei partite – quelle di dicembre appunto – si gioca molto, se non tutto. Perché se in campionato ha subito tre partite (Lecce, Como e Parma) che la possono rilanciare o quantomeno allontanare dalla zona salvezza, nelle coppe ci saranno due sfide da dentro o fuori: con il Braga in Europa League e con la Sampdoria in Coppa Italia.

Per andare avanti bisogna vincerle (anche se in Europa teoricamente ci sarebbero ancora due jolly contro Az Alkmaar ed Eintracht Francoforte, ma senza battere i portoghesi il cammino sarebbe durissimo anche per entrare negli spareggi), sperando poi di fare punti (e bella figura) anche a San Siro, contro il Milan, la sfida che il 29 dicembre chiuderà questo ciclo della verità: o dentro o fuori, appunto…

Si parte domani sera dal Lecce, dunque, partita che a Roma evoca sempre scenari nefasti (considerando la sconfitta che nel 1986 costò ai giallorossi uno scudetto). «Adesso inizia il nostro campionato, dicembre ci dirà chi siamo davvero e cosa vogliamo fare – ha detto ieri Claudio Ranieri – Il Lecce è una squadra che non molla mai, dovremo essere furbi e determinati, sarà importante lottare su ogni pallone».

Già, anche se poi i giocatori della Roma sono abituati ad altro, non al fango della lotta-salvezza. Questo Ranieri lo sa e forse è anche per questo che sta cercando di scuotere la squadra. «In questo momento la classifica ci dice che dobbiamo lottare per uscire dalla lotta per la salvezza – continua l’allenatore della Roma – I miei giocatori sono abituati a stare in altre posizioni, a vivere altre situazioni. Ecco perché dico che dicembre ci dirà chi siamo. Sono sicuro che i ragazzi risponderanno colpo su colpo, ma io sono come San Tommaso: voglio toccare per credere».

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Certo, i tanti impegni – sei partite in 22 giorni – implicano anche delle rotazioni e la rosa della Roma sembra lunga, ma di fatto lo è solo sulla carta. Ci sono giocatori non all’altezza (Abdulhamid, Sangaré, Shomurodov e Dahl sono tra questi) e altri che non sono ancora riusciti a calarsi nella nuova dimensione (ad esempio Soulé, Le Fée, Hermoso). E altri ancora che giocano sempre solo per mancanza di alternative di livello (come Celik).

E allora bisognerà inventarsi qualcosa e cercare di non spremere come limoni quelli che sono imprescindibili. Anche perché i problemi sono sempre dietro l’angolo, basta vedere la situazione di Dovbyk: «Non sta bene, è influenzato. Con l’Atalanta è riuscito a giocare, ma non se con il Lecce ce la farà. Dovrò studiare delle soluzioni». Una è Dybala falso nove, con il ritorno di Pellegrini per dare qualità alla fase offensiva. Perché poi bisogna vincere per far sì che dicembre dia una verità dolce e non amara.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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