Rassegna stampa
Gasperini-Roma, tra ambizione e rivoluzione: i dubbi di un matrimonio ancora possibile

AS ROMA NEWS GASPERINI ALLENATORE – Ambizione o identità? È questo il grande bivio su cui si muove il possibile matrimonio tra Gian Piero Gasperini e la Roma, in una trattativa che vive di smentite pubbliche e contatti riservati. Nonostante la recente chiusura di Claudio Ranieri, il tecnico dell’Atalanta resta in corsa per la panchina giallorossa, ma il nodo centrale non è la concorrenza bensì la voglia di rivoluzione che anima il 67enne di Grugliasco, riporta Il Messaggero.
L’ultima chiamata per lo scudetto
Per Gasperini, lasciare Bergamo significherebbe affrontare l’ultima occasione della carriera per puntare al tricolore, e proprio per questo non intende fare concessioni. Lo ha imparato nel 2011 all’Inter, quando un’esperienza troppo breve e poco supportata segnò una delle sue pagine più amare. Da allora, nessun compromesso: chi lo ingaggia deve credere totalmente nel suo progetto tecnico.
Rivoluzione a Trigoria: via le stelle, spazio ai giovani
Il problema è che l’attuale rosa romanista mal si adatta al suo calcio aggressivo e ad alta intensità, e per questo Gasperini avrebbe chiesto una ristrutturazione radicale: almeno 6-7 innesti giovani, disposti a seguirlo in ogni fase del campo. In cambio, servirebbero addii pesanti, a cominciare da nomi come Dybala, Dovbyk, Hummels, Paredes e Pellegrini: elementi simbolo dell’attuale Roma ma, secondo il tecnico, non adatti al suo sistema per motivi fisici, anagrafici o tattici.
Promossi invece calciatori come Angeliño, Celik, Ndicka, Koné, Pisilli e Svilar, che incarnano l’identikit ideale per il progetto. In bilico Abraham, Baldanzi, Mancini, Rensch e Cristante (quest’ultimo sarebbe sul mercato), mentre su Soulé l’allenatore sarebbe disposto a lavorare, riconoscendone il potenziale.
Il nodo economico e il pressing su Friedkin
Gasperini sa bene che vendere stelle logorate da infortuni e con ingaggi pesanti è complicato. Ma se la Roma riuscisse a liberarsi di alcuni contratti, il risparmio salariale potrebbe toccare i 40 milioni di euro lordi, risorsa importante per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario e investire su un progetto giovane e sostenibile.
Per questo motivo, il tecnico piemontese vorrebbe un confronto diretto con Dan Friedkin: per capire se il club è davvero pronto a seguirlo fino in fondo nella rivoluzione. Senza compromessi, senza freni.
I dubbi della piazza e l’attesa degli altri candidati
Sul piano tattico, la visione di Gasperini coincide con il piano di ringiovanimento già caro alla proprietà. Ma la piazza romanista resta divisa, poco incline ad accogliere un tecnico mai amato e percepito come troppo lontano dal DNA giallorosso.
Ecco perché i nomi alternativi – da Pioli a Mancini, passando per Allegri e Montella – restano caldi e con il cellulare acceso. Perché, per quanto affascinante, la rivoluzione di Gasperini potrebbe rivelarsi troppo estrema per una Roma ancora legata alle sue stelle. Intanto, a Trigoria si continua a riflettere: Gasp sì, ma a quale prezzo?
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