Rassegna stampa
Roma batte la Fiorentina e conquista la zona Champions: l’Olimpico celebra Edoardo Bove tra lacrime e applausi

AS ROMA NEWS FIORENTINA CHAMPIONS LEAGUE – Una vittoria che pesa come una sentenza. La Roma supera 1-0 la Fiorentina in uno scontro diretto cruciale e, per la prima volta, entra concretamente nella zona Champions, al pari di Juventus e Lazio. Ma oltre al risultato, resta nel cuore l’immagine più bella della serata: Edoardo Bove, al termine della partita, si prende l’abbraccio dello Stadio Olimpico. Applausi, cori, striscioni. E lacrime. Tante, autentiche, di commozione e gratitudine, riporta Il Corriere della Sera.
Bove, cresciuto nel vivaio romanista e oggi in prestito alla Fiorentina, non ha potuto giocare per via del malore che lo ha colpito lo scorso dicembre. Ma allo stadio è tornato eccome, da protagonista emotivo, accolto come un figlio da tutta la tifoseria giallorossa. Dalla Curva Sud alla Tribuna Tevere, sono apparsi striscioni a lui dedicati: “Forza Edo… continua a sognare” e “Un cuore più forte di un destino avverso”. E a fine gara, lo stadio si è alzato in piedi per omaggiarlo. Lui ha pianto, tra l’abbraccio dei suoi ex compagni e l’amore del suo popolo.
Ranieri a tutta: 19 risultati utili e Roma al quarto posto
La partita, come sottolinea Luca Valdiserri sul Corriere della Sera, ha consacrato la Roma come seria candidata alla Champions League: è a pari punti con Juventus e Lazio, in una classifica avulsa ancora da completare per via dello scontro diretto mancante tra bianconeri e biancocelesti. Per ora è: Roma 6, Juve 5, Lazio 1.
È anche l’ennesimo trionfo tattico di Claudio Ranieri, che arriva al suo 19° risultato utile consecutivo in campionato. Un’impresa costruita con organizzazione, spirito di sacrificio e pragmatismo, qualità che la Roma ha mostrato appieno anche contro una Fiorentina tutt’altro che arrendevole.
Fiorentina da applausi, ora testa al Betis
Nonostante la sconfitta, la squadra di Palladino esce a testa alta: avrebbe meritato il pareggio e ora si prepara alla delicata semifinale di ritorno di Conference League contro il Betis Siviglia. Il tecnico viola ha inizialmente optato per un leggero turnover, ma nel finale ha mandato in campo i suoi big, Gudmundsson e Fagioli compresi, nel tentativo di rimettere in piedi la gara.
Soulé e la Roma operaia: vince chi si sacrifica
Tra i protagonisti in campo spicca anche Matias Soulé, meno scintillante del solito in fase offensiva, ma generosissimo in copertura. Il talento argentino ha incarnato perfettamente il credo di Ranieri: compattezza e dedizione prima di tutto.
Adesso alla Roma restano tre finali: contro Atalanta, Milan e Torino. Con la Champions nel mirino e il cuore gonfio di orgoglio, anche grazie a un ragazzo come Bove, che non ha giocato ma ha vinto lo stesso.
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