Editoriale
Aston Villa-Roma 4-0: squadra da completare e rinforzare, Gasperini chiede aiuto e il tempo stringe

AS ROMA NEWS ASTON VILLA GASPERINI – Quattro gol subiti, zero segnati. Difesa in affanno, attacco sterile, centrocampo senza anima. Il 4-0 incassato dalla Roma contro l’Aston Villa non è solo un’amichevole estiva andata male: è uno schiaffo sonoro, un campanello d’allarme assordante, un avviso che suona chiaro e forte a Trigoria. Non si tratta più di “gambe pesanti” o “avversari più avanti”, ma di una realtà che impone interventi urgenti e profondi. La Roma, oggi, non è competitiva. Non è nemmeno completa. E questo Gasperini lo sa benissimo.
La lezione di Walsall
A Walsall, la squadra di Emery ha dominato in lungo e in largo, schierando titolari che si muovevano come un’orchestra già rodata. La Roma, al contrario, è apparsa spaesata, disorganizzata, senza automatismi. I braccetti difensivi sbagliano le uscite, i terzini perdono i duelli, il pressing è inefficace. E quando dietro traballa, davanti è il deserto: Dovbyk si conferma un corpo estraneo, Wesley sbaglia tutto, Baldanzi non incide. Solo El Aynaoui, con un pizzico di personalità, prova a salvarsi. Troppo poco.
Gasperini lancia l’allarme
Il tecnico non ha alzato la voce, ma le parole sono arrivate dritte al punto: “Dobbiamo capire dove vogliamo andare. Completare non basta, bisogna rafforzare.” Un messaggio chiaro, diretto alla società e al DS Massara, volato in Inghilterra proprio per toccare con mano il livello attuale della rosa. Il verdetto è impietoso: la Roma ha bisogno di almeno 2-3 innesti di spessore. Servono giocatori adatti al calcio verticale, aggressivo e ad alta intensità richiesto da Gasperini. Senza compromessi.
Il mercato e il tempo che scappa
Ziolkowski è in arrivo, ma è un giovane di prospettiva. Non basta. Se la Roma vuole davvero competere su più fronti, deve agire subito e con coraggio. Mancano 16 giorni all’inizio della Serie A e, oggi, la squadra è ancora un cantiere aperto. E non si può pensare di completare un’opera d’architettura con materiali grezzi. La Roma ha bisogno di qualità, di esperienza, di leadership.
Non un disastro, ma un segnale da cogliere
Non serve fare drammi inutili. Meglio cadere adesso, piuttosto che a campionato iniziato. Ma sarebbe un errore gravissimo archiviare la serata di Walsall come un semplice incidente di percorso. Perché in quei 90 minuti è andato in frantumi un equilibrio apparente. La Roma ha scoperto i suoi limiti. E ora deve affrontarli, non nasconderli.
Gasperini ha chiesto una squadra più forte. Adesso tocca alla società rispondere. Il tempo delle promesse è finito. Il tempo delle azioni è adesso.
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