AS ROMA NEWS DINAMO KIEV JURIC – Si gode la sua prima vittoria europea, che poi è anche la prima stagionale della Roma. Basta questo per rimettergli il sorriso addosso, anche perché non avesse vinto per Ivan Juric si sarebbero aperte le porte di una crisi infinita, scrive La Gazzetta dello Sport.

Ma i tre punti sono comunque un buon viatico per preparare al meglio la sfida di domenica prossima a Firenze. «Ho visto tante cose positive ed altre dove dobbiamo migliorare – dice alla fine l’allenatore giallorosso – L’aggressione è stata buona, siamo mancati quando dovevamo colpire l’avversario, lì dobbiamo migliorare. Ci è mancata un po’ di sicurezza, ma globalmente abbiamo strameritato la vittoria. Ci voleva. E anche alla fine, quando ci siamo abbassati per mantenere il possesso, abbiamo gestito molto bene».

A sorprendere, però, è stata l’ennesima panchina di Hummels (che ha festeggiato postando la foto del rigore di Dovbyk), ancora a caccia dell’esordio in giallorosso. «Hummels lo vedo come ultimo uomo di difesa, ma lì sta facendo benissimo Ndicka, che è in vantaggio e sta mettendo in mostra le sue qualità. La difesa mi sta dando garanzie, non mi piace cambiare molto, voglio dare sicurezze. Hummels è un grandissimo professionista, avrà le sue occasioni e sono convinto che ci darà una grande mano. Il suo atteggiamento è giusto, gli devo dire grazie, non sbaglia mai un allenamento. Finora è colpa mia se non ha giocato, non certo sua».

Poi Juric spiega anche le sue scelte in mezzo al campo, dove ieri hanno giocato Le Fée e Koné. «Le Fée mi piace tanto, ma può far meglio e migliorare. Sono fiducioso, ha sbagliato qualche passaggio che non è da lui. Koné anche benissimo, ha tanti margini di miglioramento. Sta crescendo, ha un grande potenziale e bisogno di giocare. Paredes? È una scelta tecnica, che faccio con dispiacere».

Ieri, intanto, ha spostato davanti Pisilli, facendogli fare il trequartista. «Niccolò è un talento incredibile, anche se può far meglio, a volte corre troppo e perde la posizione giusta. Può giocare da centrocampista sia sulla trequarti. Ma ha giocato bene anche Baldanzi, è uno che va dritto, punta sempre la porta e fa anche la fase difensiva con grande intelligenza».



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