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Editoriale

DDR e quelle parole “spallettiane”. Vogliamo cercare di diventare una grande squadra o dobbiamo rimanere nella mediocrità?

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AS ROMA NEWS BRIGHTON DE ROSSI DYBALA – Noi andiamo avanti come treni con la forza delle nostre idee, che reputiamo giuste e volte a migliorare la Roma e non a distruggerla. Paradossalmente chi cerca di difendere l’indifendibile fa il male della Roma. Il troppo amore fa questo. Noi siamo giornalisti e critici, quindi è il nostro lavoro cercare di spronare ambiente, società e proprietà a fare sempre meglio per poter vincere trofei.

Per questo aborriamo il concetto che “senza Dybala e Lukaku si può giocare a pallone”. Certo, ma ci ricorda tanto quello di spallettiana memoria che si ostinava a non far giocare Totti, salvo poi impiegarlo negli ultimi minuti di gara in cui il Capitano (vero e unico) risolveva le partite. Chi vuole fare il protagonista è meglio che cambi mestiere, perchè prima o poi finirà stritolato da questa città. Di esempi ce ne sono un’infinità da citare. Chi pensa al bene della Roma invece di fare il fenomeno, è ben accetto.

Noi pensiamo ancora che alla guida della Roma serva gente che abbia vinto (e pure tanto), con esperienza internazionale e che dia lustro al nome di Roma. Finora questo non lo vediamo, fatta eccezione dell’ex allenatore José Mourinho, ingiustamente esonerato.

Per questo ci auguriamo davvero di cuore che Dybala stasera giochi e che non passi il concetto che i campioni possano riposare in partite così importanti, da dentro o fuori, anche se la Roma ha un ottimo margine di partenza. Perchè si può pure perdere, in maniera indolore, ma bisogna vedere come si perde. Questa città deve fare uno scatto di mentalità verso l’alto, non rimanere nella comfort zone della mediocrità e dell’accontentarsi.

I giocatori, anche quando perdono in partitella, devono “rosicare” perchè bisogna sempre e comunque cercare di vincere. Si parte dal lavoro quotidiano, dagli allenamenti, dall’intensità e dalla voglia di vincere trofei. Non si vince a parole o in conferenza stampa, ma con i fatti. Anzi, a volte in conferenza stampa si possono perdere le partite. Ci sembra che De Rossi, con le sue dichiarazioni, abbia voluto far passare il concetto di un ridimensionamento delle ambizioni della Roma, che con Mourinho erano altissime – pur non avendo una squadra in grado di lottare per vincere l’Europa League – ma che con la forza dei nervi e credendoci potesse arrivare anche a Dublino.

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Ci auguriamo che quella di DDR sia pretattica spicciola e niente di più, perchè commettere l’errore di tenere fuori Dybala, che può risolvere la partita in qualsiasi momento, sarebbe imperdonabile. Lukaku non può giocare perchè infortunato, ok, ma la Joya è l’unico che ti dà inventiva. Anche con una gamba sola. L’Inter vista ieri sera dovrebbe insegnare qualcosa a tutti noi: le partite durano oltre il novantesimo e non si deve dare nulla per scontato, nemmeno con il 4-0 a favore. Bisogna tenere tutti sul filo del rasoio, cercare di infondere sicurezza ma allo stesso tempo determinazione per vincere senza mai accontentarsi. Così si vincono i trofei. Roma e De Rossi, vogliamo diventare una volta per tutte una grande?

FOTO: Credit by Depositphotos.com

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