Rassegna stampa
Roma, cessione di Abraham decisiva per il bilancio: 17 milioni e plusvalenze fondamentali

CALCIOMERCATO AS ROMA ABRAHAM BESIKTAS – L’ultimo “gol” di Tammy Abraham non è arrivato sul campo, ma pesa come un macigno nei conti della Roma. La cessione dell’attaccante inglese al Besiktas, ufficializzata nelle ultime ore, ha permesso al club giallorosso di avvicinarsi in extremis al pareggio di bilancio per la stagione 2024/25, in linea con quanto richiesto dal settlement agreement UEFA, scrive Francesco Balzani su La Gazzetta dello Sport.
Arrivato nel 2021 dal Chelsea per 40 milioni, Abraham – reduce da un prestito al Milan – ha accettato con prontezza la proposta del club turco, dove prenderà il posto di Immobile al centro dell’attacco. Il giocatore ha firmato un contratto quadriennale da 5,5 milioni netti a stagione e oggi sbarcherà a Istanbul, destinazione che lo pone – ironia della sorte – dalla parte opposta rispetto al suo ex mentore José Mourinho, ora sulla panchina del Fenerbahçe.
Ma è il valore economico dell’operazione ad aver dato respiro alla Roma. L’incasso totale è di 17 milioni di euro: 2 per il prestito oneroso, 13 per l’obbligo di riscatto e 2 milioni in bonus facilmente raggiungibili. Una cifra che, al netto degli ammortamenti, garantisce una plusvalenza netta di circa 4,5 milioni di euro. A questo si aggiungono i 6,3 milioni derivanti dalla cessione di Zalewski all’Inter, i 5,5 di Samuel Dahl al Benfica e quasi 2 milioni per Enzo Le Fée, ceduto al Sunderland. Un totale di oltre 18 milioni di plusvalenze, che avvicinano la Roma al target fissato dalla UEFA (25 milioni), pur senza raggiungerlo completamente.
Tuttavia, il club potrà evitare sanzioni gravi come l’esclusione dalle competizioni europee o le restrizioni sulle liste UEFA. Al massimo, si prospetta una multa tra i 2 e i 4 milioni, già prevista nei conti grazie a un accantonamento di 3,5 milioni nel bilancio precedente.
Nel frattempo, la Roma continua a lavorare per alleggerire il monte ingaggi, altro nodo chiave del piano di risanamento. Solo Abraham libera circa 6 milioni lordi, a cui si aggiungeranno presto i 2,5 di Leandro Paredes, in partenza per il Boca Juniors, e i 3,5 milioni di Hermoso, vicino al trasferimento al Valencia. Per quest’ultimo, la Roma insiste per inserire un obbligo di riscatto, per trasformare l’uscita in un’ulteriore entrata utile.
La linea dettata dai Friedkin è chiara: niente svendite. Nemmeno tra i giovani del vivaio. Nonostante le offerte ricevute, la Roma ha deciso di non cedere al ribasso né Pagano né Cherubini, seguiti rispettivamente da Bari e Sassuolo. Una scelta che dimostra come il club punti a valorizzare il talento interno senza sacrificarlo per esigenze di bilancio.
E a testimonianza di questa strategia, c’è anche la volontà di non vendere Evan Ndicka, nonostante le offerte arrivate nelle ultime settimane. Il centrale ivoriano, molto apprezzato da Gasperini, avrebbe garantito da solo l’intero fabbisogno economico, ma la società ha preferito rinunciare all’immediato incasso pur di non smantellare il progetto tecnico.
Con il bilancio 2024/25 ormai archiviato, la Roma può ora guardare con maggiore serenità al mercato in entrata. L’appuntamento decisivo sarà ora il 30 giugno 2026, quando scadrà ufficialmente l’accordo con la UEFA e il club giallorosso potrà finalmente tornare a operare senza le rigide restrizioni del Fair Play Finanziario. Un traguardo che, grazie alla cessione di Abraham, è oggi più vicino.
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