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Rassegna stampa

Juan Jesus costretto ad aspettare le cessioni

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Tra sogni (pochi) e realtà (Juan Jesus), il mercato della Roma avanza, apparentemente senza sussulti. A forza di ripeterlo si corre il rischio di diventare noiosi ma la realtà e sempre la stessa: finche non verrà messo un punto alla situazione delle cessioni di Ljajic, Iago Falque e Sanabria, l’accelerazione attesa non potrà arrivare. E allora tanto vale soffermarsi su questi addii che sommati a quello possibile di Zukanovic (I’Atalanta ha offerto 3,5 milioni: da convincere il difensore) faranno entrare nelle casse giallorosse una ventina di milioni.

LA CLAUSOLA DEL CONTENDERE Per Sanabria ci siamo. Tra oggi e domani l’attaccante attende il via libera sia del Betis che della Roma. A tenere banco in queste ore è la situazione di Ljajic. Il serbo continua a oscillare tra Torino e Celta Vigo: i granata rimangono in vantaggio anche se ora l’ostacolo è la clausola rescissoria che il calciatore vorrebbe inserire. Si discute sull’importo. Con l’ex viola attende Iago Falque anche se lo spagnolo dovrebbe comunque trasferirsi alla corte di Mihajlovic. Cessioni minori: Pop va all’Andria, Crescenzi ad un passo dal ritorno a Pescara.

La prossima settimana verranno invece definiti i trasferimenti di Machin al Sassuolo e Ponce (in prestito) allo Sporting Gijon. Una volte ultimate queste operazioni, si affonderà il colpo in entrata. All’appello mancano due centrali, un terzino destro e Szczesny. Se per il portiere bisognerà attendere il ritorno del polacco dal viaggio di nozze in Giappone, per Juan Jesus potrebbe volerci anche meno. Sabatini ha l’ok del ragazzo e un accordo con l’Inter: prestito ad un milione e obbligo di riscatto a 8. L’intenzione del ds e provare pero ad alzare l’importo del prestito oneroso e inserire il diritto: operazione non facile. Riaperto il discorso con Nacho e il Real Madrid: non escluso che la Roma prenda sia lo spagnolo che il brasiliano. Per Diawara un’intesa di massima con il Bologna esiste: cash di 12 milioni più il prestito di Sadiq che il Bologna invece vorrebbe tramutare in definitivo. Capitolo Zabaleta: confermata la brusca frenata registrata negli ultimi giorni. Agente pessimista, a Trigoria invece rimangono speranzosi. Passerella finale per Caceres: l’uruguaiano attende una risposta da Sabatini. Ha messo in stand-by il Galatasaray e vuole soltanto la Roma. Da capire se la volontà sia reciproca.

(Il Messaggero – S. Carina)

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Ancelotti: “Questa Roma può farcela”

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE ANCELOTTI – L’anno d’oro per Roma: il 1983. Quando sia la squadra di Liedholm che il Banco di Roma, di basket, hanno conquistato lo scudetto. Un anno d’oro ricordato al Teatro Brancaccio, in un evento voluto e presentato dal giornalista Stefano Boldrini insieme ai colleghi Cristina Fantoni e Piero Torri, scrive Il Messaggero.

C’era anche Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, che insieme a Bruno Conti è stato il più acclamato dalla platea e che nello scorso weekend il Siviglia lo ha battuto in campionato. Di particolari consigli da parte di “Tortello” – così lo chiamava e lo chiama ancora Bruno Conti – non ne sono arrivati.

Ma le sue parole danno speranza: «Negli ultimi due mesi hanno fatto bene, da quando hanno cambiato allenatore. Prima era lì per lì per non retrocedere, però con Mendilibar hanno cambiato passo. Sono organizzati. Ma la Roma se la può giocare. Ha l’opportunità di giocarsi la partita e di vincerla. In panchina, poi, ha un allenatore esperto che sa come si giocano le finali. E se le giocherà. Speriamo che la Roma vinca».

Carlo ha anche ripercorso quegli anni, i suoi, nella Capitale: «Vincere a Roma a 23 anni e dopo 40 anni che la Roma non vinceva è stato qualcosa di speciale. La Roma ci deve riprovare. Io ci riprovo sì ma non ancora per molto» ha sottolineato. Emozioni anche per le parole di Conti, che ha ricordato Di Bartolomei: «Gli devo tutto, è stato il mio capitano. Mi ha accolto appena sono arrivato a Roma».

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Roma, Bove sogna il bis da protagonista

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE BOVE – Sogna il bis. Perché Bove era presente anche lo scorso anno a Tirana. In panchina, e con alle spalle nella competizione appena 57 minuti più i pochi secondi strappati nel finale contro il Vitesse. Ma c’era. Ed è presente ancor di più quest’anno, scrive Il Messaggero.

Il «cane malato», come lo ha soprannominato José, è ora entrato nelle rotazioni. Anzi di più: perché se la Roma è a Budapest lo deve proprio a Edo dell’Appio Latino. Che ora, in silenzio, aspetta di nuovo il suo momento: «Mi aspetto una finale all’altezza perché durante l’anno abbiamo meritato di essere lì, quindi siamo molto contenti. Anche loro lo meritano, pur arrivando dalla Champions. Per questo siamo molto contenti e lo siamo anche per i tifosi. Come sarebbe vincere? Bellissimo, come sarebbe bellissimo vincere qualsiasi finale. Una finale è una partita diversa da tutte le altre».

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Siviglia, Mendilibar studia la difesa anti-Roma. Telles favorito per sostituire Acuna

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AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE SIVIGLIA – Un animale da coppa, attardato in Liga ma pronto a scatenarsi all’inno dell’Europa League, scrive Il Messaggero. Il Siviglia punta il quinto trofeo negli ultimi 10 anni, il settimo della storia del club.

Contro la Roma mancherà il terzino sinistro campione del mondo Marcos Acuña, in tribuna alla Puskas Arena insieme a Pape Gueye e Tecatito Corona, fuori lista. Dovrebbe giocare Telles a sinistra ma Mendilibar non ha ancora sciolto le riserve. Mourinho dovrà fare particolare attenzione a Suso e Lamela, entrambi a segno dalla panchina contro la Juventus.

I leader d’esperienza sono l’ex Barcellona Ivan Rakitic e l’esterno Jesus Navas. Mendilibar ha ritrovato equilibrio e continuità di risultati, trascinando la squadra dalle soglie della zona retrocessione fino all’11esimo posto.

L’allenatore ha convocato tutta la rosa per la trasferta che vale una stagione. Probabile 4-2-3-1 con Bono in porta, Navas, Badé, Gudelj, e Telles in difesa. A centrocampo Fernando e Rakitic, sulla trequarti Ocampos, Torres e Lamela (in ballottaggio con Gil) con En-Nesyri davanti.

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