Mats Hummels

AS ROMA NEWS HUMMELS – Non capita spesso di vedere due come Hummels e Dovbyk in aeroporto, quasi inosservati, come se fossero due persone qualsiasi. Ed invece ieri è andata proprio così, nel viaggio che da Fiumicino li ha portati a Parigi per la cerimonia del Pallone d’oro. Sarà il momento di difficoltà della Roma o forse una semplice coincidenza, scrive La Gazzetta dello Sport.

Maglietta verde e bermuda bianco per Artem (accompagnato dalla moglie Yuliia), pantalone e maglietta blu per Mats. Volo delle 12.50, con l’orgoglio di essere i rappresentati della Roma. Che di giocatori al Pallone d’oro ne aveva già portati 13 (per un totale di 19 candidature: sul podio Totti 4, Voeller 3 e Conti 2), ma era dal 2001 – l’anno dello scudetto – che non faceva doppietta. In quella circostanza Totti arrivò quinto (dietro Owen, Raul, Kahn e Beckham ma davanti a Figo, Rivaldo, Shevchenko, Henry e Zidane) e Tommasi 18°.

Alla fine Hummels ha chiuso al 29° posto e Dovbyk al 30°. Conta poco, l’importante era esserci. Esattamente come per Hummels è stato importante l’esordio di domenica, anche se bagnato dalla sfortuna, con quell’autogol che gli ha reso la serata ancora più amara. “Sono contento per aver finalmente esordito, aspettavo questo momento da tempo – dice il difensore tedesco – Speravo da un po’ di mettere piede in campo in Serie A. Ovviamente questo sentimento contrasta con la tristezza per la sconfitta di Firenze e per come è maturata. Non siamo contenti dei risultati attuali, ma la squadra è forte, in qualche settimana le cose non possono che migliorare”.

Anche per lui, sperando che quello di domenica sia un punto di partenza. “lo me lo auguro. I tifosi pretendono che la squadra giochi meglio ed hanno ragione. A me piace tutto qui: il club, l’atmosfera dello stadio, l’amore della gente. Ora si tratta solo di migliorare, dobbiamo farlo il prima possibile“.



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