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SCHEDA TECNICA: Nikola Krstovic, il giallorosso leccese che vuole conquistare Roma

CALCIOMERCATO AS ROMA KRSTOVIC – Il suo desiderio di assicurarselo è notevole. Per fare passare l’attaccante Nikola Krstovic dal giallorosso del Lecce a quello della Roma, però, la dirigenza dei Friedkin deve fare i conti con l’ascensore preso dalla cifra d’ingaggio, salito sino al piano trenta milioni di Euro. Il ragionamento dei salentini è chiaro e non fa una piega: il montenegrino da noi ha reso benone e lo testimoniano le sue 73 presenze condite da diciotto reti, quindi venderlo sì ma svenderlo no. Si aggiunga poi al tutto il fatto che, per una legge aurea dell’economia, più concorrenti ci sono per un “prodotto” e più il prezzo decolla. E, al momento, al di là dei capitolini, anche Leeds United, a cui sembrerebbe però già aver detto di no, e Atalanta non hanno fatto mistero di volerlo mettere a libro paga. Un attaccante per tre, quindi. Lui, dal canto proprio, un punto fermo ce l’ha e lo ripete come un mantra dallo scorso giugno: “sono più vicino a lasciare il Lecce”. Chiaro intendimento a volersi regalare un altro esame di maturità misurandosi con un palcoscenico che lo può portare a respirare aria di coppe europee. La Roma registra e cerca di affondare l’acceleratore.
Del resto il ragazzo con il calcio che gli scorreva nelle vene ci è praticamente nato. Ha appena quattordici anni quando è accolto nella famiglia della squadra montenegrina dello Zeta. Che, oggettivamente, è la lettera conclusiva dell’alfabeto ma dalla sua visuale soggettiva diventa invece la prima, quella dell’inizio del suo percorso. L’altra sua grande passione oltre a una sfera di cuoio sono i motori, e le immagini che posta sui social lo documentano a dovere. E lui, il suo motore di voglia di emergere, allo Zeta, li scalda per bene e la Stella Rossa di Belgrado gli offre la prima pista importante per scatenarlo. Ma è ancora un po’ acerbo e così lo Zeta lo richiama a sé. Solo una questione di crescita, il talento è ormai certificato. Nel 2018-19, con il suo primo amore calcistico, scende in campo volte numero trentatrè bucando le altrui porte in diciassette occasioni. La Stella Rossa pensa che abbia compiuto lo step cercato e se lo riprende, questa volta, nel 2019, calca il rettangolo verde sei volte e dimostra di essersi scafato ulteriormente. Ma Nikola aspirante zar del mondo della sfera di cuoio è un perfezionista e vuole dare forma ancora più compiuta alla sua stoffa. Il “sarto” si chiama Graficar Belgrado e grazie a lui si cuce addosso un vestito di sei presenze e due gol. Arriva così la terza vita alla Stella Rossa, sei presenze come nella precedente ma in quest’occasione con l’aggiunta di due reti. Il suo talento finisce per varcare i confini serbo-montenegrini e lo porta in Slovacchia, dove con i colori del Dac Dunajska Streda si regalerà la prestazione più voluminosa sino a quel momento. La fiducia gli è concessa cinquantasei volte, lui la ripaga con ventinove centri, più di uno ogni due partite.
Su di lui si puntano anche i riflettori italiani. Da Dunajska Streda a Lecce vi è un viaggio che dura sedici ore e trentuno minuti. Ed è esattamente quello che l’ormai conclamato zar Nikola di Serbia, Montenegro e Slovacchia percorre per prendere confidenza con il calcio tricolore. Il 17 agosto 2023 cominciano le sue nozze calcistiche con il Bel Paese in riva al mare salentino con i giallorossi pugliesi. Il matrimonio funziona eccome. Lo scambio degli anelli porta a un idillio fatto a oggi di 73 presenze e diciotto reti. Krstovic porta con sé a Lecce anche la dotazione di una robusta frequentazione della nazionale montenegrina che ha le fattezze di ventisette presenze e sei gol. Il resto è storia d’oggi, con la Roma che vuole a tutti i costi domare la tigre della cifra chiesta dal Lecce per lasciare partire il suo gioiello e spinge per avere uno sconto.
Alto 185 centimetri e con 88 chilogrammi di peso, Krstovic ha sempre impiegato in modo egregio le risorse fisiche che madre natura gli ha assegnato: a suo agio nel tridente d’attacco, si cimenta a più riprese nei tiri dal limite ma è anche un buon frequentatore dell’area di rigore. Merito anche dell’agilità con cui sa divincolarsi spesso dalle tagliole dei marcatori diretti. Gian Piero Gasperini, ancora ai tempi dell’Atalanta, del resto aveva detto chiaro e tondo che lo avrebbe desiderato alla sua corte. Ora potrebbe coronare l’aspirazione in giallorosso. L’interesse della Roma esiste, l’intendimento del giocatore a giocare all’ombra del Colosseo per i prossimi anni, tutto sommato, pure. Ma , per fare terno alla tombola del trasferimento, manca ora l’incrocio economico. Il responsabile dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, ha al riguardo fissato il perimetro entro contorni marcati: “vedo che ci sono attaccanti che hanno fatto meno gol di Krstovic e vengono valutati 35-40 milioni, Nikola lo scorso anno ha fatto dodici reti e servito sei assist, come numeri è l’ottavo attaccante che gioca in Italia. Quindi chi lo vuole deve tenere conto di questo”. Traduziona, chi pensa che siamo pronti a liberarlo a poco prezzo ha fatto male i suoi calcoli. Ma da parte della dirigenza salentina non vi è alcun tentativo di tarpargli le ali se desidera cercarsi un nuovo nido calcistico. “Chiederemo qualcosa meno del suo reale valore – ha aggiunto Corvino – però chi compra deve anche capire le esigenze del Lecce”. Anche in questo caso non occorrono fini esegeti: se dobbiamo perdere Krstovic, non ci vogliamo però perdere anche sul piano economico. La Roma e la concorrenza sono avvisate.
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