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Roma, il rebus Baldanzi: gioiello da rilanciare o sacrificio da 20 milioni? La decisione ora passa a Gasperini

CALCIOMERCATO AS ROMA BALDANZI – Tommaso Baldanzi rientra nella capitale con più domande che certezze. All’Europeo Under 21 aveva illuminato il debutto dell’Italia con un guizzo decisivo contro la Romania, salvo poi fermarsi per il problema al ginocchio patito nella gara successiva con la Slovacchia. Quei pochi, ma intensi lampi di qualità hanno ribadito il motivo per cui la Roma, a gennaio 2024, aveva speso cifre importanti per strapparlo all’Empoli. Tuttavia, da quando è sbarcato a Trigoria, il trequartista ha raccolto soprattutto minutaggi spezzettati: titolarità rare, cambi di ritmo a partita in corso e la sensazione di un potenziale rimasto in sospeso.
Il problema è strutturale. La centralità tecnica di Paulo Dybala non si discute, mentre l’esplosione di Matías Soulé – altro talento che Gian Piero Gasperini conta di plasmare – rischia di comprimere ulteriormente lo spazio nella trequarti giallorossa. In questo contesto Baldanzi, che per caratteristiche vive di continuità e libertà tra le linee, diventa un interrogativo pesante: investirgli fiducia da subito o trasformarlo in pedina di mercato? Non a caso, Bologna, Parma e Torino hanno già drizzato le antenne e sarebbero pronti a mettere sul tavolo un’offerta attorno ai venti milioni, soglia alla quale la Roma inizierebbe quantomeno ad ascoltare.
Prima di qualsiasi decisione, però, Gasperini vuole un test sul campo. Il tecnico piemontese ha costruito la propria reputazione rilanciando o rifinendo giocatori dal talento puro ma incostante, e con Baldanzi non si tratterebbe nemmeno di un miracolo: la materia prima c’è, limpida, serve soltanto un contesto tattico che gli conceda minuti e responsabilità. Proprio per questo il nuovo allenatore giallorosso lo osserverà da vicino nei primi giorni di ritiro, valutandone la capacità di adattarsi ai ritmi alti e alle rotazioni di un 3-4-2-1 che pretende pressing e verticalità immediata.
Il club, intanto, non può ignorare il risvolto economico: in un’estate in cui Frederic Massara deve far quadrare i conti prima del 30 giugno, una plusvalenza secca su Baldanzi alleggerirebbe la pressione del settlement agreement UEFA. Ma la cessione di un talento pagato a caro prezzo appena pochi mesi fa comporta un rischio d’immagine e, soprattutto, tecnico: regalarlo altrove potrebbe trasformarsi nell’ennesimo rimpianto in un futuro nemmeno troppo lontano.
È un incastro delicato, dove esigenze di bilancio e crescita sportiva convergono sullo stesso punto: la scrivania – e il campo d’allenamento – di Gian Piero Gasperini. Sarà lui a decidere se Baldanzi diventerà il volto giovane della nuova Roma o la pedina da sacrificare per finanziare altri reparti. Fino ad allora, il fantasista resterà l’enigma più affascinante del mercato giallorosso: promessa da coltivare o occasione da monetizzare, il verdetto è rimandato alle prime prove estive.
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