Rassegna stampa
Roma, rivoluzione in difesa: solo Mancini è certo, Ndicka possibile sacrificio da 30 milioni

CALCIOMERCATO AS ROMA NDICKA – La nuova Roma targata Gian Piero Gasperini si prepara a una profonda trasformazione, soprattutto nel reparto difensivo. Il tecnico piemontese, fedele al suo sistema a tre centrali, ha bisogno di certezze per costruire una retroguardia solida, ma al momento, a Trigoria, le incognite superano le sicurezze. L’unico punto fermo è Gianluca Mancini: il vice-capitano giallorosso rappresenta il perno attorno al quale Gasperini intende plasmare la nuova linea difensiva. Tutto il resto, però, è in discussione.
Zeki Çelik potrebbe rimanere come alternativa sulla fascia destra, ma la sua centralità nel progetto tecnico appare marginale. Sul fronte dei ritorni, ci sono i nomi di Mario Hermoso e Marash Kumbulla. Lo spagnolo, svincolato dopo l’addio all’Atletico Madrid, è sotto valutazione ma difficilmente sarà confermato, mentre l’albanese vuole giocarsi le sue carte e provare a convincere lo staff tecnico a dargli un’altra possibilità. La situazione resta fluida, con diversi incastri ancora da risolvere.
Un capitolo a parte riguarda Evan Ndicka. Il difensore ivoriano, arrivato a parametro zero due stagioni fa, è finito nel mirino di diversi club europei. Il suo nome è salito in cima alla lista dei possibili sacrificabili, anche per motivi legati al Fair Play Finanziario. La Roma, infatti, ha fissato a 30 milioni di euro il prezzo per lasciarlo partire, cifra che rappresenterebbe una plusvalenza totale per il club. Ma la sua cessione dipenderà anche dagli sviluppi su altri fronti, ancora in stand-by.
Lo scrive Lorenzo Pes su Il Tempo, sottolineando come il direttore sportivo Frederic Massara stia lavorando intensamente per sbloccare le uscite, ma le difficoltà non mancano. L’addio di Eldor Shomurodov è tutt’altro che certo: il giocatore non ha ancora dato risposta alle offerte ricevute. Per quanto riguarda Leandro Paredes, nonostante l’interesse del Boca Juniors, al momento non sono stati compiuti passi concreti per il suo rientro in Argentina. Anche la cessione di Angeliño, che sembrava la più imminente, si è rallentata e attende sviluppi, con l’Al Nassr e alcuni club di Premier in attesa.
Alla luce di questo scenario, Ndicka rischia seriamente di diventare il nome da sacrificare per garantire alla Roma la liquidità necessaria in vista delle scadenze UEFA. Le prossime ore saranno decisive: la difesa del futuro giallorosso passerà da qui.
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