Roma travolta dall’Aston Villa, Gasperini lancia l’allarme: “Serve rinforzare, non solo completare”

AS ROMA NEWS ASTON VILLA GASPERINI – La sconfitta pesante contro l’Aston Villa, un 4-0 che brucia e fa rumore, ha aperto definitivamente gli occhi su un concetto già espresso chiaramente da Gian Piero Gasperini nei giorni scorsi: “Dobbiamo capire dove vogliamo andare. Un conto è il completamento, un altro è il rafforzamento.” E la Roma vista a Walsall, nella peggior prestazione estiva finora, è apparsa inequivocabilmente come una squadra che ha bisogno di essere rinforzata. E in fretta, riporta La Gazzetta dello Sport.

Il crollo di Walsall: difesa fragile e attacco sterile

Cinque amichevoli vinte, zero gol subiti. Poi, di colpo, quattro reti incassate in 90 minuti. Il blackout giallorosso è stato totale: i meccanismi difensivi sono saltati, i reparti scollegati e i duelli individuali persi sistematicamente. Il primo gol, su punizione di Buendia, nasce da un’uscita sbagliata di Hermoso, costretto poi a fermare Watkins con un fallo. Il secondo, siglato da Ramsey, è figlio dell’ennesimo errore: Celik sbaglia il tempo, Tielemans lancia in verticale e la difesa giallorossa si apre come una prateria.

Il 3-0 è l’emblema del disordine: Wesley e lo stesso Celik marcano Buendia in maniera blanda, quasi distratta. Una scena che ha fatto infuriare Gasperini in panchina. Il tecnico, noto per l’ossessione del pressing e dell’anticipo alto, ha visto la sua squadra sbagliare ogni lettura difensiva. Un film già visto, ma che adesso non può più essere ignorato.

Il peso del mercato: Ziolkowski non basta

La Roma, ad oggi, non è da “completare”, ma da “costruire” in alcuni settori chiave. Lo sa bene anche Gasperini, che chiede rinforzi veri, non solo aggiunte numeriche. L’arrivo di Ziolkowski, giovane e di prospettiva, non risolve i problemi strutturali emersi. Il calcio gasperiniano, infatti, richiede automatismi precisi e giocatori adatti a reggere i ritmi e l’intensità del sistema. E questo gruppo, al momento, è ancora lontano dal livello richiesto.

“Puntalo, puntalo!” ha gridato più volte il tecnico a bordo campo, alla ricerca di un briciolo di personalità in più da parte dei suoi ragazzi. Una richiesta rimasta spesso inascoltata.

Attacco anemico, El Aynaoui unico sorriso

Se la difesa ha ballato, l’attacco è rimasto impalpabile. Dovbyk continua a faticare nella protezione del pallone, a tratti estraneo dal gioco. Wesley, schierato al suo fianco, ha sbagliato praticamente tutto, non riuscendo mai ad assistere il compagno. Emblematico lo sguardo sconsolato di Gasperini rivolto alla panchina dopo l’ennesimo errore dell’esterno brasiliano. Baldanzi, invece, ha mostrato buona volontà, ma è apparso troppo leggero nei duelli e poco incisivo nell’ultimo passaggio.

Unico segnale positivo arriva da El Aynaoui. Il centrocampista ex Lens è piaciuto a Gasperini per dinamismo, aggressività e intelligenza tattica: “Mi è piaciuto molto”, ha dichiarato il tecnico a fine gara. “Wesley invece non ha fatto bene, ha sbagliato tanto, ma ha un buon motore.”

L’urgenza del mercato

Il tempo stringe: tra 16 giorni inizia il campionato. E la Roma, così com’è, non è pronta. L’interrogativo lanciato da Gasperini — “Il mercato? Vediamo” — è quasi una richiesta d’aiuto. Servono rinforzi di qualità, giocatori in grado di alzare immediatamente il livello della squadra. Perché completare, oggi, non basta. Serve costruire una Roma più forte. Altrimenti la stagione rischia di partire già in salita. E Walsall potrebbe non essere stato solo un incidente, ma un campanello d’allarme da ascoltare subito.

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