Rassegna stampa
Roma, Dovbyk sempre più in difficoltà: resta un asset, ma davanti a 32 milioni può partire

CALCIOMERCATO AS ROMA DOVBYK – Ufficialmente per la Roma non c’è alcun caso Artem Dovbyk. L’attaccante ucraino, arrivato la scorsa stagione come il più grande investimento del club, viene ancora considerato una risorsa su cui puntare. Ma la realtà, sul campo, racconta una storia diversa: il numero 9 giallorosso appare involuto, lontano dall’idea di calcio di Gian Piero Gasperini e in evidente difficoltà anche in questo avvio di stagione.
Contro l’Aston Villa, prestazione opaca
Nell’amichevole persa 4-0 contro l’Aston Villa, Dovbyk ha toccato appena 17 palloni, senza mai concludere verso la porta. In difficoltà nella protezione della sfera anche su palloni semplici per un giocatore con il suo fisico, ha commesso errori tecnici evidenti, come uno stop sbagliato su una delle poche occasioni utili.
Sessione extra per imparare i movimenti
Segnali chiari anche dall’allenamento a porte aperte di ieri al St. George’s Park: a un certo punto, Dovbyk ha lasciato il gruppo per lavorare da solo per circa mezz’ora con il viceallenatore Tullio Gritti e il preparatore atletico Gabriele Boccolini. L’obiettivo? Migliorare smarcamenti, movimenti offensivi e sintonia con il resto della squadra, elementi su cui Gasperini ha insistito fin dal suo arrivo.
Valutazioni di mercato: soglia fissata a 32 milioni
Secondo La Gazzetta dello Sport, se dovesse arrivare un’offerta importante — almeno 32 milioni di euro, cifra necessaria per evitare minusvalenze dopo l’ammortamento — la Roma aprirebbe subito un tavolo di discussione, pronta a cercare un sostituto sul mercato. Un primo tentativo del Villarreal per un prestito è già stato respinto, ma sulle tracce dell’ucraino ci sono anche Leeds e West Ham.
Possibili sostituti: Krstovic e Fabio Silva
In caso di addio, i nomi sul taccuino di Ricky Massara sono due: Nikola Krstovic, attaccante montenegrino del Lecce, e Fabio Silva del Wolverhampton, già seguito nelle scorse settimane. Dovbyk resta al centro del progetto solo a parole: il campo e il mercato potrebbero presto raccontare un’altra storia.
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