AS ROMA NEWS NAPOLI RANIERI – “Farà un minestrone”, “Non ha mai avuto un gioco”, “Era meglio De Rossi allenatore e Ranieri subito dirigente”. Potremmo continuare, ma ci fermiamo qui. Perchè a leggere i social e a sentire le varie radio romane (alcune, non tutte per fortuna), Ranieri è tornato “Er fettina”, così come veniva chiamato in maniera dispregiativa anche quando stava facendo un’impresa storica vincendo lo scudetto nel 2010 a Roma.
Insomma, saranno 10-12 giorni che è tornato ad allenare la Roma, non ha nemmeno disputato una partita e subito le vedove dell’aitante biondo con la barba rossiccia escono allo scoperto. Ma Ranieri conosce tutto di questo ambiente: ci vive, lo vive, lo ha vissuto e ci vivrà anche dopo, da dirigente. Sa vita, morte e miracoli di ognuno di noi, di ognuno di voi. Sir Claudio è troppo signore per scendere al vostro livello. E’ troppo romano e romanista per buttare tutto all’aria.
Non sappiamo come andrà a finire oggi pomeriggio al Maradona di Napoli, ma una cosa è certa: Ranieri la partita l’ha preparata benissimo. Perchè non lascia nulla al caso e se ha impostato un modulo base 4-4-2 (o 4-4-1-1) che si insegna alle scuole calcio, è perchè vuole ripartire dalle certezze e non ingolfare i giocatori di troppe nozioni tattiche che potrebbero mandarli in confusione. In questi casi la semplicità è la cosa migliore. Solo così se ne esce, tornando alle cose semplici e fare cose pratiche.
La praticità e il pragmatismo sono sempre stati il suo forte: in conferenza stampa non dà spettacolo come Mourinho, ma ha un modo di fare tutto suo. Signorile, a volte guascone quando il momento lo richiede, a volte serio come quando si parla di Dybala. E’ vero, sarà anche preoccupato – e chi non lo sarebbe – come abbiamo colto in conferenza, ma crede fortemente in quello che fa, altrimenti non avrebbe mai accettato la Roma. E non lo fa per soldi: alla sua età un milione di euro in più non gli cambiano la vita. Lo fa per la Roma, per la sua gente, per il suo popolo, che comunque è dalla sua parte ancora prima di aver iniziato la sua terza tappa nel suo club. Ranieri, mai come oggi, è la Roma. Ranieri, mai come oggi, può risollevare una squadra che è allo sbando e che solo lui ha le chiavi per farla ripartire.
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