Rassegna stampa
Caso Zaniolo, la Procura Federale apre un’indagine: rischia una lunga squalifica

AS ROMA NEWS ZANIOLO PRIMAVERA – Nicolò Zaniolo finisce ufficialmente sotto la lente della Procura Federale, e stavolta le scuse via social potrebbero non bastare. Dopo i fatti incresciosi seguiti alla semifinale scudetto Primavera tra Fiorentina e Roma, la FIGC ha aperto un fascicolo sul comportamento dell’ex giallorosso, oggi in prestito al club viola dal Galatasaray.
I fatti: scontro negli spogliatoi
Secondo quanto riportato da Il Messaggero e confermato dal comunicato ufficiale della Roma, Zaniolo sarebbe entrato senza autorizzazione nello spogliatoio giallorosso al termine della partita, agendo inizialmente in modo apparentemente cordiale. Tuttavia, dopo una provocazione verbale e un alterco con alcuni calciatori della Primavera romanista, la situazione è degenerata.
La società capitolina ha denunciato che due giocatori della Primavera, Almaviva e Litti, sono stati fisicamente colpiti da Zaniolo, con prognosi rispettivamente di 10 e 21 giorni. Litti, in particolare, sarebbe stato spinto con forza contro una panchina, nonostante fosse reduce da un’operazione alla spalla, mentre Almaviva sarebbe stato colpito con un pugno.
L’indagine e le conseguenze
Poiché l’episodio è avvenuto negli spogliatoi e non sul campo, l’arbitro non ha potuto inserire nulla nel referto, motivo per cui il caso non rientrerà nelle valutazioni del Giudice Sportivo, ma passerà direttamente nelle mani del Procuratore Federale Giuseppe Chiné. E le sanzioni, in questo caso, non saranno misurate in giornate ma a tempo, rendendo possibile una lunga squalifica per l’ex nazionale azzurro.
La Procura ha già avviato i primi contatti per raccogliere testimonianze e chiarire l’accaduto. Zaniolo potrebbe dover rispondere non solo per le aggressioni fisiche, ma anche per essersi introdotto in un’area riservata senza autorizzazione, aggravando la sua posizione.
La versione di Zaniolo
In un post pubblicato su Instagram, il calciatore ha provato a minimizzare l’accaduto, scusandosi ma negando qualsiasi comportamento fisicamente aggressivo: “So di aver reagito male e me ne assumo le responsabilità, ma i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito. Non c’è stata alcuna aggressione fisica.”
Parole che, però, non coincidono con la ricostruzione della Roma, né con i referti medici allegati dai due giovani calciatori coinvolti. La società giallorossa, in una seconda nota serale, ha ribadito la gravità dell’episodio e l’alterazione emotiva del giocatore al momento dei fatti.
Un atto che potrebbe costare caro
A rendere ancora più delicata la posizione di Zaniolo è la possibilità che i due calciatori coinvolti decidano di procedere anche per vie legali, aggravando ulteriormente la situazione sul piano sportivo e personale.
Ora la parola passa alla Procura della FIGC, che nei prossimi giorni procederà con gli interrogatori. Zaniolo, nel frattempo, resta sospeso in un limbo tra giustificazioni pubbliche e accuse sempre più gravi. Un comportamento impulsivo che rischia di costargli molto più di una semplice multa: potrebbe tenerlo lontano dai campi per mesi.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA