Roma, Gasperini chiede fantasia sulla trequarti: da Soulé a Mikautadze, le idee per il nuovo attacco

CALCIOMERCATO AS ROMA – In casa Roma è la trequarti il centro nevralgico della ricostruzione targata Gian Piero Gasperini. È lì che si concentra l’attenzione del tecnico piemontese, lì dove si vincono – o si perdono – le partite nel suo 3-4-2-1 fatto di pressing alto, velocità e qualità negli ultimi venti metri. Una zona del campo che oggi presenta diverse incognite e ancora pochi punti fermi, ma che sarà cruciale nella definizione dell’identità della nuova squadra, riporta Il Messaggero.

Gasperini ha le idee chiare. La sua storia lo dimostra: le sue migliori intuizioni tattiche sono arrivate proprio nel settore offensivo, tra mezze punte, esterni creativi e seconde punte capaci di trasformarsi in armi letali. E oggi, nella Roma, quel reparto è tutto da costruire. O, in alcuni casi, da rimotivare.

I nomi attualmente a disposizione non mancano, ma le certezze sono poche. Alla ripresa del lavoro – fissata per domenica prossima a Trigoria – risponderanno presente El Shaarawy, Pellegrini, Dybala, Soulé e Baldanzi. Assente certo Shomurodov, destinato all’Istanbul Basaksehir, e fuori dai giochi Salemaekers, che ha già salutato. Il vuoto lasciato dal belga è un altro tassello da colmare.

Pellegrini e Dybala, però, non saranno a disposizione pienamente: entrambi stanno recuperando da infortuni e svolgeranno la preparazione in maniera differenziata. Se per il capitano il rientro non è previsto prima dell’inizio del campionato, su Dybala si spera di accelerare per riaverlo in tempo per la seconda fase del ritiro. “Il nostro compito è che Paulo stia sempre bene”, ha detto Gasperini, riconoscendo che il problema è solo fisico e mai tecnico.

I dubbi, però, restano anche su chi è arruolabile. El Shaarawy, Soulé e Baldanzi sono stati utilizzati da Ranieri come esterni a tutta fascia, ruolo che non rientra nei piani del Gasp, che su quelle corsie vuole potenza, corsa e resistenza, non trequartisti adattati. L’esempio arriva da Bergamo: De Ketelaere e Lookman non hanno mai svolto compiti difensivi da esterni, ma sono stati impiegati tra le linee o come seconde punte.

Baldanzi, in particolare, sarà studiato da vicino. Il giovane talento ha cambiato più volte posizione negli ultimi due anni, da trequartista puro a mezz’ala, fino a ruolo di raccordo in situazioni d’emergenza. Gasperini lo valuterà durante il ritiro per capire se potrà trasformarlo in un elemento utile nel suo sistema.

Proprio per questo, la Roma continua a guardarsi intorno. L’obiettivo è chiaro: giovani di qualità, con ingaggio sostenibile e costo accessibile. In questa direzione vanno i nomi che circolano nelle ultime ore. Su tutti, Rayan Vitor Simplício Rocha, classe 2006 del Vasco da Gama, esterno offensivo che ricorda Vinicius Jr. o Rafael Leao, valutato circa 15 milioni di euro. Un profilo esplosivo, ideale per rinnovare la fascia offensiva con prospettiva.

Piace anche Hákon Arnar Haraldsson, 22 anni, trequartista islandese del Lille, più elegante che prolifico (7 gol in due stagioni), ma considerato utile come jolly offensivo. Più centrale nei movimenti è invece Matthew O’Riley del Brighton, già seguito per rinforzare il centrocampo.

Infine, Georges Mikautadze, attaccante georgiano del Lione, è il nome che potrebbe raccogliere l’eredità di Shomurodov. Ha caratteristiche ideali per giocare anche in appoggio a una prima punta e la trattativa non è considerata complessa. Accanto a lui c’è Krstovic, valutato più caro (35 milioni), ma determinato a restare in Italia nonostante l’interesse dell’Atalanta. Resta vivo anche il nome di Laurienté, più simile a Lookman come caratteristiche, ma con un costo non trascurabile.

Insomma, il puzzle offensivo della Roma è tutt’altro che completo. Gasperini ha bisogno di fantasia, dinamismo e concretezza. La trequarti non è solo un reparto da rifinire, ma il fulcro tecnico ed emotivo del progetto. E da lì, forse, passerà gran parte del destino della nuova Roma.