Rassegna stampa
Roma, strategia sostenibile: così il club punta su Wesley e Rios senza violare il Fair Play Finanziario

CALCIOMERCATO AS ROMA WESLEY RIOS – Per accontentare le richieste di Gian Piero Gasperini e consegnargli i primi due rinforzi della nuova era giallorossa – il terzino brasiliano Wesley e il centrocampista colombiano Richard Rios – la Roma è pronta a investire circa 50 milioni di euro. Una cifra importante, soprattutto considerando i vincoli imposti dal Fair Play Finanziario e l’obbligo di plusvalenze già realizzate entro il 30 giugno. Eppure, il club di Dan Friedkin appare determinato a chiudere entrambe le operazioni. Come è possibile senza compromettere l’equilibrio finanziario?
Come riporta Il Corriere della Sera, la risposta si trova nel concetto di “costo squadra”: una formula che tiene conto non solo dell’investimento per l’acquisto dei cartellini, ma anche degli stipendi lordi e delle commissioni. In pratica, il prezzo di un giocatore viene suddiviso in base alla durata contrattuale. Ad esempio, un acquisto da 30 milioni spalmato su cinque anni pesa a bilancio per 6 milioni l’anno, a cui va sommato l’ingaggio.
È così che la Roma, pur operando su cifre rilevanti, riesce a mantenere una struttura sostenibile. E il tutto avviene in un contesto in cui, con le cessioni di Abraham, Paredes e Shomurodov, il costo squadra è già sceso sotto i 140 milioni di euro.
Il doppio compito di Ricky Massara
Il nuovo direttore sportivo Ricky Massara dovrà bilanciare due esigenze: ridurre ulteriormente il monte ingaggi con uscite mirate e mantenere alto il livello tecnico con investimenti sostenibili. Parallelamente, il club continuerà a lavorare sull’aumento dei ricavi.
Rispetto al recente passato, la strategia è cambiata in modo netto. Fino a due anni fa si privilegiavano operazioni a basso costo di cartellino ma con stipendi pesanti, come Lukaku, Renato Sanches, Azmoun o Kristensen. Oggi si punta su profili giovani e acquistati a titolo definitivo, con contratti lunghi e stipendi più contenuti. Wesley e Rios incarnano esattamente questo modello: due giocatori di prospettiva, costi salariali sostenibili e margini di crescita.
Quanto pesa davvero il costo squadra
Un dato significativo: Paulo Dybala, arrivato a parametro zero, incide per 18 milioni di euro annui sul bilancio, tra stipendio lordo e bonus. Soulé, acquistato per 30 milioni, pesa circa 10 milioni l’anno tra ingaggio e ammortamento. Ecco perché non è da escludere che, a breve, la Roma proponga a Dybala un rinnovo con spalmatura dell’ingaggio.
Allo stesso modo, Massara sta valutando eventuali cessioni di giocatori con ingaggi importanti ma ormai ai margini del progetto. È il caso di Hermoso (6,5 milioni annui) e Kumbulla (6,9 milioni). Tra i titolari, i “più pesanti” a bilancio sono Dovbyk (12 milioni), Mancini (10) e Cristante (8).
Il vero equilibrio tra ambizione e sostenibilità
La nuova Roma vuole costruire un progetto ambizioso ma compatibile con i vincoli economici del calcio moderno. Una sfida complessa, che richiederà visione, competenza e l’appoggio strategico della proprietà Friedkin.
Wesley e Rios saranno dunque il primo banco di prova concreto del nuovo corso romanista: se le trattative andranno a buon fine, il club potrà dimostrare che si può puntare in alto senza perdere di vista la sostenibilità.
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