Roma, impennata Abraham: in trasferta ha segnato 8 gol su 11 in campionato

E’ Tammy Abraham il fenomeno da trasferta della Roma: fin qui ha segnato 8 degli 11 gol in campionato lontano dall’Olimpico, scrive il Corriere dello Sport. Non solo. Nelle ultime quattro gite fuori porta ha sempre lasciato il marchio, in porta. 

Due gol all’Atalanta, uno al Milan, due all’Empoli e uno al Sassuolo. In pratica negli ultimi due mesi Abraham è una sentenza, quando gli altri attaccano e gli spazi si allargano. Non è mai successo a un giocatore della Roma, nell’era dei tre punti a vittoria, di segnare per cinque partite esterne consecutive. 

Lui ci proverà a La Spezia, dove non è mai stato neppure per una sosta prima della visita alle Cinque Terre, per rilanciare le ambizioni del mentore Mourinho, squalificato quanto vigile: non sarebbe accettabile essere esclusi dalle coppe europee, come minaccia l’attuale piazzamento in classifica. 

Certo, deve migliorare un po’ tutto nella Roma perché Abraham possa sospingerla verso posizioni più gratificanti: dopo la sosta di gennaio, nei tre pareggi consecutivi contro Genoa Sassuolo e Verona, la squadra non è riuscita a produrre neppure un gol su azione: un rigore, appunto di Abraham, e tre reti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. 

Non può che soffrirne il centravanti, che nelle ultime cinque partite tra campionato e Coppa Italia è riuscito a tirare solo 10 volte verso la porta avversaria, inquadrandola in appena due casi. Troppo ochi per un giocatore che ha già erogato 18 gol complessivi e pochissimi per un gruppo di giocatori che pensa in grande. «Deve crescere Tammy ma deve crescere anche la squadra – ha tuonato Mourinho – le due cose non possono che essere correlate». 

Nonostante le difficoltà comunque Abraham è perfettamente integrato nel mondo Roma. Mai si è pentito di aver lasciato il Chelsea, dove un giorno spera comprensibilmente di tornare grazie alla clausola di riacquisto da 80 milioni valida dal 2023: «Sono in Italia per uscire dalla comfort zone e per migliorarmi. Non è stato facile abbandonare Londra, che è la mia città, ma l’esperienza nel campionato italiano mi servirà per completare il mio percorso di maturazione». 

In questo senso la presenza di due compagni inglesi, Smalling e soprattutto l’ultimo arrivato Maitland-Niles, gli sta semplificando la vita, anche se rende meno comodo l’apprendimento dell’italiano: a novembre aveva promesso (scherzosamente) di rilasciare un’intervista nella nostra lingua nel giro di tre mesi ma ancora non si sente pronto.

Il 2022 è per lui un anno fondamentale, anche in prospettiva Mondiale: il ct inglese Southgate lo ha già richiamato in Nazionale e conta di portarlo in Qatar, anche grazie a un movimento di opinione che in patria lo sta supportando. 

Un grande centravanti del passato, Gary Lineker, che ora commenta le partite in tv, gli ha fatto i complimenti per i progressi tecnico-tattici. I tifosi lo amano, ricordandone il talento in parte inespresso. Abraham deve solo mantenere uno standard elevato di rendimento per meritare la convocazione. 

Intanto a La Spezia riproverà a eguagliare o superare il record di Gerry Hitchens, l’ultimo inglese capace di segnare 12 gol in un unico campionato di Serie A: ci riuscì nel 1962/63 con la maglia dell’Inter.