Roma travolta dall’Aston Villa: Gasp alza la voce, serve un mercato più ambizioso

AS ROMA NEWS ASTON VILLA GASPERINI – La Roma torna da Walsall con quattro gol sul groppone, un’amara sconfitta contro l’Aston Villa e tanti, troppi interrogativi. Al “Bescot Stadium”, i giallorossi cadono 3-0 contro la squadra di Unai Emery, dimostrando un ritardo preoccupante nella condizione atletica e, soprattutto, una rosa incompleta che costringe Gian Piero Gasperini a fare i salti mortali. E il tecnico non si nasconde: “C’è da lavorare, il mercato? Mi auguro non si complichi. Mancano tre settimane alla fine”, riporta Il Messaggero.

La preparazione è intensa e si sente nelle gambe, ma quando si affrontano avversari dello stesso livello — e non così più avanti nella preparazione — certe figuracce fanno rumore. E il rumore, stavolta, è forte. Perché il distacco tecnico e fisico tra le due squadre è apparso netto, quasi imbarazzante in alcuni frangenti. Il punteggio lo certifica, ma sono la prestazione e la mancanza di reazione a preoccupare di più.

Un mercato incompleto e una squadra in costruzione

Gasperini ha fretta e ha ragione. La rosa attuale è lontana dall’essere competitiva: Dovbyk non è ancora entrato nei meccanismi (“non ha nemmeno lo strumento in mano”, si mormora), El Shaarawy da solo non può reggere il peso dell’attacco, e Baldanzi appare ancora troppo fragile per certi palcoscenici. A centrocampo solo El Aynaoui ha mostrato segnali incoraggianti, mentre in difesa, orfana di alcune pedine, si continua a ballare troppo. E con avversari rapidi e aggressivi come i Villans, le crepe diventano voragini. Il DS Ricky Massara è chiamato a un lavoro urgente e concreto. La Roma non ha bisogno solo di numeri, ma di qualità. Serve alzare il livello, e serve farlo ora.

Il racconto della gara

La partita, iniziata in ritardo per problemi logistici (con tanto di arrivo posticipato di Claudio Ranieri), si è subito messa male per la Roma. Dopo appena 18 minuti, i giallorossi erano già sotto di due reti: punizione perfetta di Buendia, dopo un fallo generato da un errore di Hermoso, e raddoppio di Ramsey su grave disattenzione difensiva. Il terzo gol, poco prima dell’intervallo, è un colpo di testa di Watkins che sovrasta Angeliño mentre Celik e Wesley restano immobili a guardare. Gasp, furioso, si agita in panchina e urla a Svilar di rinviare lungo.

Nella ripresa, come di consueto, largo alle rotazioni. Esordio per Ghilardi, un po’ di vivacità da parte di Soulé (che colpisce una traversa), ma nulla che cambi l’inerzia. Anzi, nel finale c’è anche il poker firmato da Malen, entrato nella girandola di cambi di Emery. È il sigillo su una serata storta, che lascia poco spazio alle interpretazioni.

Gasp chiede rinforzi: “Non basta essere completi, serve essere forti”

La sintesi del pensiero del tecnico è chiara: il problema non è solo la quantità, ma la qualità. “Non siamo stati incisivi”, dirà a fine gara. E non lo si è stati né davanti né dietro, mentre gli avversari correvano il doppio, toccavano il triplo e segnavano con una facilità disarmante. “Avevano due marce in più”, ammette onestamente l’allenatore.

Intervenire subito

Il dato di fatto è che questa Roma, al momento, non è pronta. Non atleticamente, non tatticamente, e soprattutto non strutturalmente. Serve accelerare sul mercato, serve dare a Gasperini gli strumenti per incidere. Perché altrimenti, quella che dovrebbe essere una stagione di rilancio, rischia di diventare un’ennesima rincorsa. E la Roma non può più permetterselo. Parola d’ordine: intervenire. Ora.

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