Rassegna stampa
Roma, Gasperini detta la rotta: “La mia squadra deve sorridere ma anche graffiare”

AS ROMA NEWS GASPERINI – Un insolito sole inglese accompagna la Roma al St George’s Park, dove Gian Piero Gasperini sta plasmando la sua nuova creatura. Dopo l’allenamento pomeridiano, il tecnico piemontese si è fermato a parlare con i giornalisti, mostrando il consueto mix di cordialità e determinazione. «Quando si gioca a calcio bisogna sorridere», aveva detto già settimane fa. Oggi ribadisce il concetto: vuole una Roma che sappia unire cortesia e cattiveria, capace di essere pungente ma anche armoniosa, proprio come un’orchestra ben diretta, riporta Il Messaggero.
Tra le novità introdotte dal nuovo allenatore c’è il metodo per decidere la fascia di capitano. Niente più gerarchie tradizionali: «Ho sempre dato la fascia a chi ha più presenze. Non ci sono altri criteri», ha spiegato Gasperini. Così, in base alle statistiche attuali, il primo della lista è Stephan El Shaarawy, seguito da Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini, che nel frattempo continua il lavoro personalizzato a Roma per recuperare dall’infortunio. Dietro di loro Gianluca Mancini, che negli ultimi mesi aveva indossato spesso la fascia in assenza del capitano.
Il discorso si sposta poi sull’attacco, il vero nodo delle ambizioni giallorosse. Dovbyk, arrivato appena un anno fa, resta sotto esame. Gasperini usa una metafora musicale per spiegare il momento dell’ucraino: «È stato pagato tanto, ha segnato, ma deve migliorare negli smarcamenti. Nel calcio come nella musica: se sei fuori tempo e stonato, è un problema». Al momento il centravanti appare in ritardo rispetto al “pentagramma” disegnato dal tecnico, che però non chiude le porte a un suo rilancio.
Il mercato resta comunque centrale. «L’attacco è il reparto più costoso: le squadre con grandi attaccanti sono più competitive», ricorda Gasp, che attende rinforzi sugli esterni. Il nome caldo resta quello di Claudio Echeverri, ma il tecnico non si sbilancia: «Non faccio mai nomi. Io posso suggerire, ma la linea è chiara: servono giocatori bravi». Intanto la dirigenza lavora anche per un nuovo difensore centrale: Ghilardi è già arrivato, ma le uscite di Kumbulla ed Hermoso rendono necessaria un’altra pedina.
Gasperini promuove intanto Wesley, già protagonista al Flamengo: «Era nella lista della Roma e lo conoscevo bene. Giocare in Brasile a quell’età ti dà già un bagaglio importante. Se fosse un giocatore completo, costerebbe molto di più».
L’obiettivo è chiaro: costruire una Roma giovane, competitiva e pronta a giocarsi le sue carte su più fronti. Con Gasperini come direttore d’orchestra, la sinfonia giallorossa è appena cominciata.
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