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Rassegna stampa

Roma, cresce il sogno Allegri: i Friedkin sono nella Capitale, il tecnico toscano in pole per il dopo-Ranieri

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AS ROMA NEWS FRIEDKIN ALLEGRI – L’aria che si respira a Trigoria è densa di attesa, speranza e colpi di scena. Massimiliano Allegri è a Roma da un paio di giorni, e da ieri, anche i Friedkin sarebbero sbarcati nella Capitale, dopo una tappa intermedia a Malpensa. Il condizionale resta d’obbligo, viste le proverbiali riservatezze che circondano i movimenti del presidente texano, ma i segnali ci sono tutti: l’allenatore toscano è il nome caldo per raccogliere l’eredità di Claudio Ranieri, come confermato anche da La Gazzetta dello Sport.

Le mosse sotto traccia: l’agenda dei Friedkin

L’aereo presidenziale è partito ieri mattina da Zurigo, ha fatto scalo a Milano Malpensa e, con Ciampino congestionato per l’elezione del nuovo Papa (Leone XIV), è atterrato a Fiumicino. Una sosta breve, seguita da un’ulteriore ripartenza per Rimini, località che ha alimentato nuove speculazioni. Il sospetto? Che proprio lì possa essersi tenuto un primo confronto riservato tra Friedkin, Allegri e il suo agente Branchini.

Roma, l’ambizione Champions e il rebus panchina

Con il quarto posto ancora alla portata, la Roma sta cercando un colpo ad effetto. E se in passato il sogno Ancelotti si è infranto sul rinnovo con il Real Madrid, oggi Allegri rappresenta l’opzione concreta, anche per il fatto di essere l’unico big attualmente libero. Finora, la reticenza dei Friedkin a muoversi concretamente era legata all’incertezza sul progetto sportivo e sul budget da garantire all’ex Juve.

Ma ora lo scenario è cambiato. L’eventuale qualificazione in Champions League rappresenterebbe una svolta: significherebbe più investimenti, appeal internazionale e la possibilità di convincere Allegri con un progetto solido e competitivo.

Perché Allegri?

Il nome di Max Allegri scalda il cuore dei tifosi e convince anche per ragioni tecniche. L’ex Juventus è:

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  1. Abile a ottenere risultati anche con organici non stellari, come dimostrato l’anno scorso a Torino;
  2. Tatticamente flessibile, capace di adattarsi alla rosa a disposizione;
  3. Dotato di un pedigree europeo che lo pone sulla scia di Mourinho e Ranieri;
  4. Attento alla valorizzazione dei giovani: ha lanciato Soulé, Yildiz e Huijsen in bianconero e alla Roma troverebbe talenti come Baldanzi e Pisilli già pronti.

Conclusione

Il tempo stringe, il campionato è quasi finito e la Roma non può più sbagliare le scelte. Allegri è in pole, i Friedkin riflettono e l’ombra della Champions League incombe come spartiacque decisivo. Se sarà davvero il tecnico toscano a guidare il nuovo corso giallorosso lo diranno i prossimi giorni. Ma i segnali, oggi più che mai, vanno tutti in quella direzione.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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