Josè Mourinho

AS ROMA NEWS FIORENTINA MOURINHO – Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni:

Sono stati sei giorni di lavoro utili dopo tanto tempo per capire se sta salendo il livello di qualche giocatore e se a parte Kumbulla e Smalling sono tutti disponibili.
“Settimana buona perché abbiamo potuto lavorare bene con intensità alta, cosa che non possiamo fare di solito quando giochiamo tante partite. Smalling niente, non c’è nessun tipo di evoluzione, Kumbulla comincia già ad allenarsi con noi seppur con qualche limitazione. Se tutto va bene può aiutare in panchina 10-15 minuti, se non Napoli la prima di gennaio. Marash lavora molto bene. Gente come Renato Sanches e Pellegrini che viene da infortuni recenti hanno avuto una buona settimana di lavoro. Era da tanto tempo che tutta la squadra non lavorava insieme”.

Domani arriva la Fiorentina, un avversario di qualità. Che partita si aspetta?
“Un avversario di tanta qualità e tante opzioni, con una grande rosa. Ha giocato con il Parma e hanno vinto senza tanti giocatori che giocheranno domani. È un’ottima squadra con un’identità propria, che gioca per i nostri stessi obiettivi. La differenza in classifica dimostra questo. Mi aspetto una partita molto difficile”.

Ieri per lei è stata una giornata particolare, oltre all’allenamento ha incontrato il Procuratore Federale per confrontarsi con lui. Cosa si aspetta ora dalla giustizia sportiva?
“Mi aspetto giustizia. Non è stato un problema per me, la mia vita qui a Roma è lavoro e mi sono presentato spontaneamente e felice. Il Procuratore Federale mi ha dato l’opportunità di dire quello che potevo dire che è esattamente la verità. Non ho mai offeso l’arbitro o messo in dubbio la sua qualità, mai. Il fatto di utilizzare quell’espressione mi è sembrata assolutamente normale, la utilizzo anche quando parlo di me stesso sia per lavoro che vita sociale. Durante la partita l’arbitro ha dimostrato che aveva le capacità e dopo ho subito detto che aveva fatto un buon lavoro. Non riesco a trovare nessun tipo di problema, questo è quello che ho espresso al procuratore federale. Mi aspetto giustizia. Dichiarazioni su Berardi? Il problema è del Sassuolo, direi anche di personalità. Quando mi hanno trovato lì prima della partita o dopo, perché non mi hanno detto niente? Perché mi salutano con grande cordialità e soddisfazione e il giorno dopo dicono alla stampa che non sono contenti? Per me è una questione di dignità, se non sono contento di un avversario glielo dico in tranquillità dopo la partita. Ho il diritto di aver detto questo e anche il dovere di difendere il calcio e questa era la mia intenzione. Ci sono cose nel terreno di gioco che non possono succedere e purtroppo succedono troppo spesso”.

Prima di Sassuolo-Roma Tiago Pinto l’ha difesa strenuamente su quanto era successo tra sabato e domenica. Quanto le hanno fatto piacere queste parole? Può essere un segnale per il futuro?
“Tiago Pinto è la Roma, quando parla lui parla la Roma e non un’individualità. In quel momento so che è la società che sta parlando, non mi aspetto sostegno da loro quando sbaglio. Quando però non sbaglio e le mie parole sono assolutamente normali mi fa piacere che la società mi abbia detto “sono qua”. Mi ha dato equilibrio emozionale per quella partita”.

Tornando a ieri, le hanno contestato anche la battuta su Mancini che secondo lei avrebbe preso un giallo dopo dieci minuti? Per domenica poi sono stati designati Rapuano, Maresca e Aureliano che hanno avuto diversi problemi con la Roma e Mourinho in questi anni. Si sente tranquillo?
“Non ne posso parlare, sono andato con Tiago Pinto e con l’avvocato Conte e abbiamo parlato col procuratore federale. Le designazioni di domenica? Penso che noi allenatori non dobbiamo parlare degli arbitri prima della partita. È una restrizione che mi sono fatto da solo e una riflessione che ho fatto col procuratore. Penso che prima non ne dobbiamo parlare, dopo possiamo essere felici o meno felici, criticare di più o di meno. Prima però dobbiamo partite dal principio che gli arbitri vogliono fare bene e lasciarli tranquilli”. 

Se oggi le presentassero il rinnovo di contratto, lo firmerebbe?
“È una domanda ipotetica, perché non è successo. Non mi piace rispondere a domande ipotetiche, certo che quel sostegno mi ha fatto piacere. Mi piace che si riconosca che faccio tutto quello che posso per aiutare la società, ma se ogni volta che parlo con loro lo dico a voi non credo che ne sarebbero felici. Il rapporto è positivo, se però tu mi chiedi se abbiamo parlato del mio futuro in relazione del mio contratto ti dico di no”.

Come stanno Pellegrini e Renato Sanches, sono disponibili dal primo minuto? Quanto sarà fondamentale poter sfruttare tutti questi giocatori a centrocampo con caratteristiche diverse?
“Abbiamo bisogno di tutti i giocatori. Ripeto che la nostra rosa, tutti in un momento positivo e senza infortuni, è forte e mi da diverse soluzioni. La verità è che a centrocampo le opzioni sono tante, anche la crescita di Bove che non è più il ragazzino che entra 10-15 minuti alla fine. Avere tutti disponibili è importante, domani abbiamo Paredes, Cristante, Renato Sanches, Pellegrini, Bove, Aouar, sei giocatori a disposizione che è un numero ottimo. Renato è migliorato in questa settimana, manca qualcosina per arrivare al suo massimale. Lorenzo ha fatto una settimana di lavoro ottima, anche con un lavoro supplementare. Tante partite importanti, dopo gennaio subito la coppa e avremo bisogno di tutti i giocatori. Sarà difficile in difesa e con la partenza di Ndicka per la Coppa d’Africa lo sarà ancora di più”. 



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