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Atalanta-Roma, Calvarese contro Var e Sozza: “Su Koné mancata uniformità, rigore non da revocare”

AS ROMA NEWS ATALANTA CALVARESE RIGORE KONE – Continua a far discutere l’episodio chiave di Atalanta-Roma (terminata 2-1 per i bergamaschi) che ha visto protagonista Manu Koné, atterrato in area da Mario Pasalic al 63’. L’arbitro Sozza, dopo aver inizialmente assegnato il calcio di rigore, è stato richiamato al monitor dal VAR Abisso per una “on-field review” e ha poi deciso di revocare il penalty. Una scelta che ha acceso la rabbia di Claudio Ranieri e scatenato polemiche a Trigoria.
A prendere posizione nelle ultime ore è stato anche Gianpaolo Calvarese, ex arbitro di Serie A, che ha commentato l’episodio tramite il suo profilo ufficiale su X (ex Twitter): “Il contatto c’è col ginocchio, ma sembra lieve. Ma se dal campo ci sta non dare rigore, in altre occasioni simili il VAR non è intervenuto: manca uniformità.”
Un parere che, di fatto, conferma le perplessità espresse da Ranieri nel post-partita, dove aveva chiesto spiegazioni al designatore Rocchi sulla possibilità di intervento del VAR su contatti definiti “di campo” e non oggettivamente chiari o gravi.
Il punto critico: l’uniformità di giudizio
Le parole di Calvarese mettono in luce un problema ormai ricorrente nel calcio italiano: l’incoerenza nell’utilizzo del VAR. In più occasioni, falli simili non sono stati rivisti al monitor o sono stati confermati, mentre in questo caso è avvenuto l’opposto, generando un’inevitabile sensazione di frustrazione e sfiducia.
“Non giudico se sia rigore o meno, ma ci deve essere linearità di giudizio. Se ci dite che il VAR non interviene su questi episodi, non può farlo solo contro la Roma,” aveva tuonato Ranieri, dando voce alla rabbia del popolo giallorosso.
Una decisione che pesa
Il rigore revocato, come sottolineato da Calvarese, avrebbe potuto cambiare la partita e forse anche la corsa della Roma verso la Champions League. Ora i giallorossi dovranno rincorrere e sperare in passi falsi delle dirette concorrenti. Ma la ferita lasciata da Bergamo, tra campo e sala VAR, resta ancora aperta.
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