ULTIME NOTIZIE SERIE A DE SIERVO – A margine degli “Stati Generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale”, ospitati oggi a Roma, Luigi De Siervo ha puntato il dito contro uno dei nemici più insidiosi del calcio italiano. L’amministratore delegato della Lega Serie A ha collegato direttamente l’emorragia di ricavi causata dagli streaming illegali alla crisi di talento che sta affliggendo la Nazionale e l’intero movimento.
«Ogni euro che perdiamo finisce per mancare ai settori giovanili», ha spiegato De Siervo, tracciando un filo rosso tra l’impennata della pirateria e il cantiere, ormai aperto da anni, dei vivai. «Se il denaro non arriva ai club, non si investe in infrastrutture e formazione: i nostri ragazzi crescono in impianti datati e con risorse limitate. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, compresa la difficoltà della Nazionale a esprimere nuove stelle».
L’amministratore delegato non si è limitato a denunciare il problema, ma ha quantificato il rischio competitivo. Secondo De Siervo, la distanza economica dalla Premier League e dalla Liga è già profonda; se il trend non verrà invertito, la Serie A potrebbe scivolare presto alle spalle anche della Bundesliga, ritrovandosi a lottare con la Ligue 1 per non chiudere la classifica dei principali campionati europei.
La legge anti-pirateria varata nei mesi scorsi, ha spiegato il dirigente, «va nella direzione giusta», ma serve un’applicazione rapida e rigida. «Continuare a perdere fatturato significa continuare a perdere posizioni. E quando il gap diventa strutturale, rimettersi in scia è complicatissimo».
Il messaggio di De Siervo, dunque, è chiaro: difendere i diritti televisivi significa difendere il futuro tecnico ed economico del calcio italiano. Senza quelle risorse i vivai si impoveriscono, i club faticano a programmare e lo spettacolo perde attrattiva, innescando un circolo vizioso che allontana sponsor, tifosi e, in ultima analisi, i talenti di domani.
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