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Cristante: “Crediamoci”. Zaniolo: “Contava vincere”
Bryan Cristante, l’imprescindibile di questa Roma costantemente nel mirino delle critiche, ha confezionato una gara da MVP., scrive il Corriere dello Sport. E per una volta si è persino fatto gli auto-complimenti, lui che solitamente preferisce lasciare i riflettori puntati sugli altri: «Sì, penso di aver fatto una buona partita» ha ammesso al triplice fischio di Spezia-Roma. Una gara – la 33 ª in questa stagione, con soli 4 forfait (3 per positività al Covid e 1 per squalifica) – durante la quale la leadership del centrocampista è emersa a più riprese: quando ha incitato i compagni, quando li ha motivati («ad Abraham ho detto di continuare così e poi è arrivato il gol all’ultimo secondo») e quando ha suonato la carica, a inizio ripresa, con un palo clamoroso.
Cristante ha giocato 104 palloni in 99 minuti, con 79 passaggi riusciti di cui 33 nella trequarti avversaria. Nessuno, tra i 29 calciatori schierati, ha avuto il pallone tra i piedi così tante volte. Vista la duttilità ormai certificata, il quasi 27enne (farà il compleanno il 3 marzo) a fine gara ha precisato: «Il mio ruolo ideale? Uno dei due nella mediana, dove posso anche coprire. Lì do il meglio di me».
E se questa gara, secondo Cristante, «può dare alla Roma l’input per credere nella Champions e giocarsela fino alla fine», è altrettanto vero che «il campionato è difficile e tutti possono perdere e vincere contro tutti». A proposito di Europa: sabato c’è l’Atalanta, la squadra che l’ha rilanciato ad alti livelli; una vecchia amica che Cristante ha già punito a gennaio 2014 (con la maglia del Milan) e, più recentemente, nell’ultimo confronto tra le due squadre all’Olimpico del 22 aprile 2021 (1-1).
«Non voleva entrare quella palla, davvero – ha scherzato Bryan, ripensando ai 28 tiri giallorossi contro lo Spezia – Ci sono state 5-6 occasioni in cui la palla correva sulla linea. Non poteva esserci altro risultato di questo, è arrivata una vittoria all’ultimo secondo ma dobbiamo concretizzare meglio. Penso sia un discorso di scintilla. Lì davanti bisogna pensare solo a fare gol, abbiamo giocatori fortissimi. A volte ci manca la cattiveria per chiudere le partite».
Cristante a fine gara si è fermato con Zaniolo per controllare la ferita al volto di Nicolò («ha preso una bella botta!» la sottolineatura), come farebbe un fratello maggiore. Il numero 22 si è meritato i complimenti dei compagni: del resto, senza di lui la Roma sarebbe uscita dal campo con un doloroso 0-0. Deluso per la panchina proprio a La Spezia, casa sua, Zaniolo è entrato con il piglio giusto al termine di una settimana davvero particolare, iniziata con le prove tattiche di Trigoria che facevano presupporre l’esclusione e conclusa con i “like” su Instagram ai calciatori della Juventus dopo la vittoria contro l’Empoli.
Gli apprezzamenti di Zaniolo alle foto di Vlahovic, Bonucci e Locatelli hanno fatto discutere i tifosi, preoccupati dall’ombra bianconera che aleggia sempre sul talento giallorosso in ottica mercato. Il 22enne ha chiuso simbolicamente le polemiche postando sui social un primo piano direttamente dallo spogliatoio del Picco, mostrando con fierezza le ferite sulla faccia e commentando con ironia: «L’importante erano i tre punti».
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