L’associazione Italia Nostra torna a parlare dello stadio della Roma all’indomani dell’azzeramento dei vincoli architettonici e sul diritto d’autore posti in precedenza sull’ex ippodromo di Tor di Valle.

“Il vincolo all’ippodromo di Tor di Valle è stato respinto dal MIBACT e anche il vincolo “d’autore” è ridotto a carta straccia – la nota dell’associazione – . Nessuna tutela per i beni architettonici del Paese e un letto di rose per lo Stadio della Roma grazie ad una Penelope che di giorno tesse vincoli e al momento opportuno li azzera. Italia Nostra Roma ripete: quello stadio si può fare anzi, si deve fare ma l’ansa del fiume a Tor di Valle è il luogo sbagliato per una funzione giusta. L’azzeramento delle tutele sull’ippodromo progettato da Julio Lafuente è un atto grave ed intollerabile”

“Il Senatore Giovanni Spadolini aveva tutte le ragioni sull’affermare che il neonato Ministero dei Beni Culturali doveva essere un organismo con indipendenza assoluta da tutti i poteri politici del Paese. Roma vedrà esplodere dopo il Velodromo all’Eur anche l’ippodromo progettato da Julio Lafuente. Cui prodest?”, conclude la nota.



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