Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO FENERBAHCE – Un terremoto istituzionale scuote il calcio turco alla vigilia della nuova stagione. Il presidente e l’intero consiglio direttivo della Commissione disciplinare del calcio professionistico hanno rassegnato le dimissioni in blocco, travolti da uno scandalo che ha preso forma nelle ultime ore con la diffusione pubblica di una serie di conversazioni interne su WhatsApp. In quei messaggi – rapidamente rimbalzati sui media nazionali – i membri dell’organismo federale mostrano un atteggiamento pesantemente fazioso: ironie sui dirigenti di vari club, preferenze dichiarate per il Galatasaray e, soprattutto, un livore personale nei confronti di José Mourinho, allenatore del Fenerbahçe.

Tra le frasi incriminate spiccano promesse di “farla pagare” al tecnico portoghese nella prossima stagione e commenti secondo cui lo “Special One” sarebbe stato finora “troppo tollerato” dall’apparato disciplinare. Un linguaggio che, oltre a minare la necessaria imparzialità di un organo giudicante, riaccende le tensioni fra le grandi di Istanbul in un momento già acceso sul piano sportivo. Già durante il campionato appena concluso si erano registrate polemiche per alcuni provvedimenti ritenuti controversi; ora quelle rimostranze trovano una sconcertante conferma in chat che svelano simpatie e antipatie all’interno della stessa commissione.

Di fronte all’ondata di indignazione – con durissime prese di posizione sia del Fenerbahçe sia di osservatori indipendenti – i vertici dell’organismo non hanno potuto fare altro che farsi da parte. Dimissioni immediate, dunque, e un vuoto istituzionale che la Federcalcio turca dovrà colmare in tempi rapidi per non compromettere la regolarità dei processi disciplinari nella stagione alle porte. Nel frattempo José Mourinho osserva la vicenda con il consueto aplomb pubblico, ma in ambienti vicini al club gialloblù filtra amarezza: l’ex tecnico di Roma, Inter e Real Madrid si ritrova suo malgrado al centro di manovre che poco hanno a che fare col campo.

Ora l’attenzione si sposta su due fronti: l’individuazione di una nuova commissione realmente super partes e la valutazione di possibili azioni legali da parte dei soggetti chiamati in causa. Per il calcio turco, impegnato a rilanciarsi anche dal punto di vista dell’immagine internazionale, si tratta di una pagina che rischia di lasciare ferite profonde. E per Mourinho, abituato da sempre ai riflettori, arriva un ulteriore banco di prova in un contesto che non gli risparmierà pressioni né polemiche.



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