Rassegna stampa
Roma, plusvalenze insufficienti: rischio multa UEFA e possibile restrizione alla lista europea

CALCIOMERCATO AS ROMA PLUSVALENZE – La Roma chiude il bilancio al 30 giugno con un risultato al di sotto delle aspettative: dei circa 25-30 milioni di plusvalenze richiesti dalla UEFA per il rispetto del settlement agreement, ne sono stati raccolti poco più della metà. Una soglia non sufficiente per evitare la terza sanzione consecutiva, e che rischia di portare non solo a una multa, ma anche a restrizioni nella compilazione della lista UEFA per le coppe europee.
Come riportato da Il Messaggero a firma di Gianluca Lengua, il club giallorosso è consapevole delle conseguenze e si prepara ad accettare la punizione da parte della UEFA. La preoccupazione maggiore, però, è legata alla discrepanza tra quanto incassato e quanto preventivato, che potrebbe spingere l’organo di controllo a infliggere limiti sulle liste da presentare nelle competizioni europee, oltre alla penalità economica.
La strategia iniziale del club prevedeva la cessione di profili come Salah-Eddine, Kumbulla, Baldanzi e Shomurodov, ma tra offerte insufficienti e interessamenti poco concreti, nessuna trattativa è decollata. In extremis, la Roma ha fatto all-in su Tammy Abraham, riuscendo a piazzare l’attaccante al Besiktas per 15 milioni complessivi (tra prestito oneroso, obbligo di riscatto e bonus), dopo il rifiuto del giocatore allo Zenit. L’operazione ha garantito circa 4 milioni di plusvalenza e un notevole risparmio sull’ingaggio da 5 milioni lordi a stagione.
Alle uscite di Abraham, si sommano quelle già concretizzate: Nicola Zalewski all’Inter per 6,5 milioni, Samuel Dahl al Benfica per 5 milioni e Enzo Le Fée al Sunderland per 1 milione circa. In totale, le plusvalenze effettivamente realizzate si aggirano attorno ai 17 milioni, una cifra che lascia la Roma scoperta di almeno 8 milioni rispetto all’obiettivo.
Il nuovo direttore sportivo Frederic Massara ha cercato di colmare il gap valutando anche la cessione di alcuni giovani della Primavera, ma le trattative non si sono sbloccate. La linea dettata dalla proprietà Friedkin è stata chiara: niente svendite, nemmeno sotto pressione UEFA.
Ora il club attende le comunicazioni ufficiali da Nyon, nella speranza che la distanza tra quanto incassato e quanto richiesto non porti a sanzioni troppo pesanti. Una cosa, però, è certa: anche per la stagione 2025/26, la Roma dovrà convivere con le ombre del Fair Play Finanziario, almeno fino alla scadenza del settlement agreement, fissata per il 30 giugno 2026.
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